REDAZIONE RAVENNA

Emergenza casa: "Il 25% degli alloggi non è utilizzato. E i canoni salgono"

L’indagine del tavolo provinciale delle politiche abitative "Trovare un appartamento è sempre più difficile".

Emergenza casa: "Il 25% degli alloggi non è utilizzato. E i canoni salgono"

In provincia di Ravenna "l’emergenza abitativa è drammatica": è il grido di allarme lanciato dal Tavolo provinciale delle politiche abitative, composto dai 18 sindaci del Ravennate, da Acer e sindacati. A rendere preoccupante il quadro attuale sono più fattori: da un mercato degli affitti caratterizzato da meno offerta e costi più alti, alle difficoltà nel reperire risorse pubbliche, senza dimenticare le conseguenze degli eventi climatici. Infatti, l’alluvione di maggio e il fortunale di luglio hanno causto danni per 9 milioni a 650 alloggi di edilizia residenziale pubblica. Inoltre c’è il mancato rifinanziamento del fondo per l’affitto e del fondo per le morosità incolpevoli da parte dello Stato. A fronte di tutto ciò "rimangono così esposti al rischio di sfratto molti nuclei familiari – tira le somme il tavolo – il cui reddito disponibile è diminuito in seguito all’effetto combinato delle crisi e delle dinamiche inflattive, elementi che hanno agito sui redditi e fatto lievitare, in particolare le bollette". Nel mercato privato si registra "un aumento degli sfratti, conversioni di appartamenti in bed and breakfast, affitti a giornata, mancanza di alloggi per studenti, lavoratori e professionisti fuori sede", sottolineano gli amministratori. "Il tutto – aggiungono – in un contesto in cui, da una recente indagine della Agenzia delle Entrate, circa il 25% degli alloggi esistenti risulterebbe non utilizzato".

Tra le azioni possibili da mettere in campo, da parte degli amministratori, c’è "il coinvolgimento dei privati per allargare il numero degli alloggi a disposizione delle politiche pubbliche". Sul tavolo si sono proposti, a tal fine, scontistiche fiscali, incentivi sui costi di locazione, contratti brevi e transitori, assicurazioni a copertura di eventuali morosità o danni materiali. Un altro tema su cui si sta ragionando, insieme alla Regione, è la possibilità di spostare temporaneamente alloggi Erp non assegnabili a causa di interventi di recupero molto onerosi, in Ers. "Questo consentirebbe- spiega il tavolo- di avere canoni più alti in grado di coprire i costi necessari al loro ripristino".

"A fronte di questo crescente disagio sociale non assistiamo a un impegno altrettanto crescente del Governo su questo versante, anzi si è provveduto a tagliare tutte le risorse per il sostegno all’affitto e per la morosità incolpevole", sottolinea il coordinatore del Tavolo Provinciale di Concertazione delle politiche abitative, Luca Piovaccari.