Emergenza case, nasce un’agenzia di aiuti

Finanziamenti da 400mila e 150mila euro. "Sostegno all’affitto per gli inquilini, fondo garanzia per i proprietari e fondo ripristino immobili"

Emergenza case, nasce un’agenzia di aiuti

Emergenza case, nasce un’agenzia di aiuti

Avrà sede in via Portisano 47 l’agenzia per la casa – questo il suo nome provvisorio – che debutterà a Faenza nel 2024 in quella che sarà una prima assoluta a livello regionale. "Abbiamo voluto cominciare da qui – spiega l’assessora regionale alle Politiche abitative Barbara Lori – proprio perché è una delle realtà in cui l’emergenza abitativa è più forte in seguito alle alluvioni di maggio". L’agenzia per la casa poggerà su un finanziamento da 400mila euro in arrivo dai fondi delle agende trasformative urbane e su uno da 150mila di provenienza regionale. "Agirà su tre fronti – spiegano l’assessore al Welfare Davide Agresti e il sindaco Massimo Isola – e cioè con un sostegno all’affitto per gli inquilini, con un fondo di garanzia per i proprietari in caso di morosità – nell’ordine dei quattromila o seimila euro – e con un un fondo per il ripristino degli immobili, rivolto ad esempio al posizionamento di nuove caldaie più efficienti, nell’ordine dei seimila euro". Cifre che potranno subire ritocchi in base alle effettive domande: l’affitto continuerà ad essere un contratto fra due privati – proprietario e inquilino – ma l’agenzia si occuperà delle mediazioni. Tre misure che dovrebbero da un lato aiutare i più deboli, dall’altro incoraggiare i proprietari che tengono gli appartamenti sfitti per paura di inquilini morosi o perché scoraggiati dagli investimenti necessari. L’obiettivo è quello degli sfratti zero. Già oggi sono molti i faentini ‘senza casa’: i contributi per l’autonoma sistemazione vengono tuttora erogati a 850 famiglie, mentre circa 70 cittadini alluvionati sono alloggiati in strutture ricettive.

"Al culmine dell’emergenza sfratti se ne contavano anche sei o sette in appena venti giorni", evidenzia Agresti. Quanti sono gli appartamenti sfitti a Faenza? "Non esiste una stima realistica", prosegue l’assessore. Sarà fra i compiti dell’agenzia redigerne una: "Sicuramente non esistono sul mercato le migliaia di appartamenti vuoti cui si favoleggia nella vulgata", interviene Manuela Rontini. "L’emergenza abitativa successiva all’alluvione evidenzia come i locali effettivamente disponibili siano in realtà pochissimi". La discrasia fra il numero di locali vuoti e quelli effettivamente abitabili è probabilmente dovuta al fatto che molti dei primi sono inagibili o energeticamente disastrosi: le risorse necessarie per metterli a norma e a disposizione dei cittadini paiono però fuori scala rispetto alle disponibilità della futura agenzia per la casa: "Per riposizionare quegli immobili sul mercato – prosegue la consigliera Rontini – è necessario che il governo metta a punto un piano per la casa a livello nazionale, adeguatamente finanziato". Un nuovo ‘piano Fanfani’, insomma: "dovrà essere rivolto agli edifici già costruiti, dal momento che una simile espansione edilizia oggi è impossibile – conclude Barbara Lori –. Una cosa è certa: non possiamo stare a guardare mentre la crisi abitativa mette gli uni contro gli altri lavoratori, studenti universitari e insegnanti fuori sede. Servono misure eccezionali anche a livello nazionale".

Filippo Donati