Emergenza freddo, torna il rifugio per senzatetto

Castel Bolognese, ancora attiva la struttura che può ospitare una persona per notte

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È di nuovo attivo a Castel Bolognese il rifugio notturno per i senzatetto, essenziale più che mai in giornate in cui il gelo siberiano si è abbattuto anche sulla Romagna. "Potrà ospitare una sola persona alla volta – spiega Ester Ricci Maccarini, vicesindaco e assessore alle Politiche sociali, occupatasi in prima persona della riapertura del rifugio, ottenuta in collaborazione con il tavolo sociale, la Misericordia e la Caritas –. Una scelta dettata dall’imperversare della pandemia e dalla necessità di mantenere il distanziamento".

Lo scorso inverno il rifugio non entrò in azione: questi erano del resto i giorni in cui il virus si affacciava nella quotidianità anche degli italiani. "Ma il problema del freddo, per chi è privo di un alloggio, non ha smesso di farsi sentire". Quest’anno si è deciso, dunque, di accogliere la sfida, pur con alcuni fondamentali accorgimenti. "Il colloquio di accoglimento sarà prevalentemente telefonico – prosegue Ricci Maccarini –. La persona in questione viene poi accompagnata nel luogo che abbiamo identificato insieme alla Caritas e alla Misericordia. Il quale sarà sanificato accuratamente prima e dopo l’ingresso e l’uscita della persona in questione". L’indirizzo del rifugio, composto da una stanza con annessi i servizi, è comprensibilmente non divulgato per motivi di riservatezza.

Per il momento si è deciso di limitare a tre giorni il limite di permanenza lì, benché molto dipenda dalla situazione personale dell’individuo che momentaneamente lo occupa, e da eventuali nuove richieste: "Considerando le problematiche dettate dalla pandemia almeno per quest’inverno si navigherà più a vista. Ci sarà insomma una certa elasticità nel prendere in considerazione le richieste di poter pernottare qui più a lungo del previsto". Negli scorsi anni erano spesso una quindicina le persone che nel corso dell’inverno chiedevano ospitalità: una cifra lievitata dopo che anche la stazione di Castel Bolognese, una delle ultime a farlo, ha chiuso i propri ingressi per tutto il corso della notte, privando di un luogo in cui passare la notte al sicuro alcuni dei più fragili. "In passato era attiva in città anche una ronda che si occupava di avvicinare le persone che trascorrevano la notte all’aperto, spiegando loro della possibilità di servirsi del rifugio, e fornendo loro i contati utili per procurarsi un appuntamento telefonico". Il rifugio fortunatamente è di nuovo attivo: il numero cui si può telefonare per essere indirizzati verso un primo colloquio è 353.4135654. f.d.