Eolico e fotovoltaico, opportunità o sfruttamento?

Si può fare una vera transizione energetica dal fossile alle rinnovabili. O, almeno, questo è stato annunciato da una società storicamente impegnata nelle attività legate all’estrazione del fossile off-shore, cioè Saipem del gruppo Eni. Ma anche da un’altra società, ravennate questa volta, di più recente costituzione, che si sta affermando in campo di energie rinnovabili, Qint’X. Il progetto prevede l’installazione di circa 56 turbine, inoltre, si prevede di utilizzare tecnologie innovative come il solare fotovoltaico galleggiante. In comune con il caso dell’annuncio della realizzazione del più grande impianto di stoccaggio di CO2 al mondo c’è il fatto che la notizia non è accompagnata dall’illustrazione di un vero e proprio progetto. Detto questo, noi abbiamo depositato una interrogazione chiedendo se il progetto, ad oggi, ha tutte le autorizzazioniconcessioni necessarie alla sua realizzazione. Oltre all’eolico si parla anche di solare fotovoltaico galleggiante. Si tratta di pannelli galleggianti da ancorare a qualcosa in mezzo al mare? O questa parte di investimento sarebbe quello di non smantellare le installazioni realizzate per pozzi già sfruttati con la scusa di ancorarvi i pannelli galleggianti facendo risparmiare soldi ad Eni? Il progetto del fotovoltaico galleggiante come sarà sviluppato? A cosa verranno ancorati i pannelli galleggianti?

Massimo Manzoli, capogruppo

di Ravenna in Comune