"Erba alta, buche e ladri" La protesta dei capannisti

Lungo l’asta del Bevano manca la manutenzione: "Abbiamo chiesto al Consorzio di Bonifica di prendersene cura, ma niente da fare"

Erba alta, buche nella strada ormai grandi come crateri. È la condizione nella quale si trovano i dieci capanni che sorgono lungo l’asta del Bevano, nella parte che porta verso la foce. "Come cooperativa Bevano Servizi, costituita appositamente per la manutenzione dei capanni – spiega il vice presidente Ores Ravaioli – dopo aver sollecitato ripetute volte il Consorzio di Bonifica a prendersi cura della strada e dello sfalcio, ci siamo anche candidati a farcene carico come cooperativa pur di rendere la situazione meno precaria, ma sembra che la nostra proposta abbia del rivoluzionario al punto che il Consorzio di Bonifica ci ha invitato caldamente a soprassedere".

Il problema non è avvertito solo dai capannisti ma, ormai, anche dai tanti turisti che frequentano l’area naturale. Poco distante sorge una delle torrette di avvistamento che consente di ammirare i fenicotteri rosa presenti nell’Ortazzo.

"Non diamo certo una bella impressione – aggiunge Ravaioli – presentando erbacce e buche". Un’area che invece è in piena riqualificazione è quella che si vede percorrendo via delle Valli, dalla Romea verso Marina Romea. Costeggiando da un lato l’argine del fiume Lamone e dall’altro la Pialassa Baiona, ci si rende conto della scomparsa di pericolosi capannotti in eternitamianto, abbandonati da costruttori anonimi e abusivi per evitare gli oneri del risanamento a loro carico Qui si stanno vedendo gli effetti dell’applicazione del regolamento comunale per la valorizzazione dei capanni da pesca e del tempo libero, approvato dal Comune di Ravenna anni fa".

Se gli interventi di eliminazione dell’amianto diffuso al di fuori delle concessioni demaniali in essere sono probabilmente dovuti all’azione dei servizi ambientali di risanamento del Comune di Ravenna, la messa a norma e l’abbellimento dei capanni da pesca e del tempo libero è certamente dovuto al grande impegno della maggioranza dei titolari delle concessioni. Via delle Valli sta cambiando e migliorando. Aumentano anche i visitatori che a piedi, in bici, a cavallo o anche con piccole imbarcazioni lungo i canali marginali della Baiona, possono godere delle bellezze naturalistiche di questi luoghi.

"Chi frequenta questo luogo – spiega il capannista ed ex sindaco di Casola Franco Tronconi – nota due cose. La prima è la velocità del traffico motorizzato, eccessiva e pericolosissima. Sembra di essere lungo un rettilineo dell’autodromo di Imola, dove comunque c’è di certo più sicurezza". La seconda sono i furti, di vario tipo, che si registrano. Tronconi stesso, con alcuni amici, ne ha subito uno nei giorni scorsi e ha presentato regolare denuncia ai Carabinieri di Marina Romea. Ai soci dell’Associazione Capanno 73 intenti a riqualificare la struttura si sono presentate due donne con la scusa di chiedere informazioni. Mentre era in corso il dialogo, due uomini hanno fatto razzia di borselli ed effetti personali lasciati nelle auto parcheggiate attorno al capanno. Poi si sono tutti dileguati. "La denuncia è stata presentata con la speranza che possa essere anche di stimolo per aumentare l’attenzione e la prevenzione. Se riqualifichiamo via delle Valli ne trarrà beneficio tutta la Pialassa Baiona" conclude Tronconi.

lo. tazz.