Erri De Luca, riflessioni sulla città contemporanea

Lo scrittore chiude la storica rassegna all’Auditorium di San Romualdo di via Baccarini. Dialogherà con la docente Silvia Acocella

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‘E sarai meco sanza fine cive. Esperienze e modelli di città’ è il titolo dell’ultimo appuntamento con le Conversazioni dantesche in programma domani alle 17.30 al Sacrario dei caduti-Auditorium di San Romualdo. A Erri De Luca il compito di concludere l’edizione del decennale di una rassegna molto partecipata e amata, invitato a riflettere sul tema della città. Si tratta di un’immagine ricorrente nella scrittura dantesca, che approda ai nodi nevralgici della riflessione contemporanea. Questo anche per essere uno strumento utile al percorso che il territorio sta compiendo attraverso l’elaborazione del Pug, il Piano urbanistico generale, sarà presente per questo anche l’assessora all’Urbanistica Federica Del Conte a cui spettano i saluti istituzionali. Erri De Luca dialogherà con Silvia Acocella docente di letteratura italiana contemporanea all’università Federico II di Napoli.

Quella tra De Luca e Acocella è un’amicizia radicata negli anni e nelle esperienze. Fatta di silenzi, di viaggi, di battute, di coraggio e di scelte e di tanta letteratura, lettura, condivisione. Se la città presente nella scrittura di De Luca potesse essere una, sarebbe certamente Napoli, con le sue contraddizioni ed esagerazioni che nutrono l’incanto di una città fuori scala, potrebbe però non essere nessuna, ma un’idea abitata dalle mille esperienze e i mille viaggi, anche nella devastazione della guerra.

Il dialogo è introdotto dall’esecuzione di musiche di Bach da parte del violoncellista Leo Maiolani dell’istituto musicale Verdi. Il progetto è reso possibile da una stretta collaborazione tra il Centro relazioni culturali e il dipartimento di Beni culturali dell’Università di Bologna; l’Istituto musicale Verdi e l’Orchestra giovanile Luigi Cherubini.