REDAZIONE RAVENNA

Esasperata dai rumori del bar, lancia i bicchieri

A processo per danneggiamento e violenza privata una donna che una sera entrò nel locale sotto casa rompendo alcuni oggetti

Quella sera intervennero i carabinieri di Faenza (. foto di repertorio

Quella sera intervennero i carabinieri di Faenza (. foto di repertorio

È una sera d’inverno, poco prima della mezzanotte, quando in un locale del centro la tensione si trasforma in un gesto clamoroso. Una donna esasperata dai continui rumori provenienti dal bar sotto casa, tra musica e vociare dei clienti, scende, entra nel locale e dà in escandescenze: afferra dei bicchieri dal bancone e li lancia. Poi tocca ai posacenere in ceramica. Adesso quella donna si trova a processo con l’accusa di esercizio arbitrario delle proprie ragioni, violenza privata e danneggiamento.

I fatti risalgono al 23 gennaio 2022. All’interno del locale, secondo quanto emerso, ci sono tre coppie di clienti e il personale. La musica è accesa, ma per la difesa dell’imputata – rappresentata dall’avvocato Davide Bicocchi – il locale quella sera stava trasmettendo musica in violazione di un’ordinanza comunale, ed è proprio questo il nodo centrale della linea difensiva: l’esasperazione sarebbe stata tale da giustificare quella reazione estrema.

Nel corso dell’udienza, davanti al giudice Tommaso Paone, sono stati ascoltati alcuni testimoni. Un’altra vicina ha riferito che i rumori molesti erano riconducibili più agli avventori che alla musica vera e propria, aggravati dal fatto che i materiali ecologici utilizzati nella struttura non avrebbero garantito un adeguato isolamento acustico. Una giovane, che pochi giorni dopo avrebbe anche collaborato nel locale, ha confermato la dinamica: "La signora è entrata, ha preso i bicchieri dal bancone e ha iniziato a lanciarli, non direttamente contro le persone. Poi ha fatto lo stesso con alcuni posacenere".

Un altro testimone, presente quella sera, ha raccontato come la scena si sia sviluppata in due fasi: prima la donna entra e fa cadere i bicchieri dal bancone del bar, poi interviene il titolare del locale, che inizialmente sembra calmarla. Ma subito dopo la lite riprende e partono i lanci degli oggetti, uno dei quali avrebbe addirittura sfiorato una coppia di clienti, che ha deciso di allontanarsi immediatamente dal locale. L’imputata lasciò il locale poco prima dell’arrivo delle forze dell’ordine.

Il titolare, che si è costituito parte civile con l’assistenza dell’avvocato Marco Emiliani, ha denunciato la donna, chiedendo ora i danni per quella serata da saloon. Secondo la difesa, invece, non si può ignorare il contesto di degrado acustico e di prolungata esasperazione che avrebbe portato l’imputata a perdere il controllo. Il processo è ancora in corso – prossima udienza a ottobre con audizione di altri testimoni –, ma il caso ha già acceso i riflettori sul delicato equilibrio tra il diritto al riposo dei residenti e la vivibilità degli spazi pubblici notturni.

l. p.