Esplosione in cantiere, affidata consulenza tecnica

La Procura di Ravenna, con il pm Angela Scorza, ieri ha affidato una consulenza tecnica all’ingegner Carlo Dall’Oppio per fare luce sulle cause che hanno innescato l’esplosione avvenuta nel primo pomeriggio di martedì in una palazzina di via Calatafimi, alle porte del centro di Ravenna. Sull’episodio è stato aperto un fascicolo contro ignoti per disastro colposo e successivamente è stato sequestrato l’edificio. Presumibilmente si procederà con il dissequestro dell’immobile perché c’è un’ordinanza del sindaco che impone alla proprietà di metterlo in sicurezza.

Pochi minuti prima delle 14 di martedì in via Calatafimi la tranquillità di un pomeriggio di inizio autunno è stata squarciata all’improvviso da un boato sordo. Subito dopo il fumo e le fiamme divampate in quella palazzina dove è in corso un cantiere, poi l’odore di gas che ha impregnato l’aria. Le persone che vivono nel quartiere hanno pensato a una bomba, poi si sono affacciate alle finestre e sono uscite in strada notando le fiamme. Immediata è scattata la chiamata ai soccorsi che si sono precipitati sul posto con i sanitari del 118 e i vigili del fuoco. Questi ultimi hanno spento le fiamme e insieme ai sanitari hanno salvato le due donne presenti nell’appartamento accanto a quello dell’esplosione: un’anziana e la collaboratrice familiare che si prende cura di lei. In particolare, l’anziana è stata calata su una lettiga grazie all’autogru dei vigili del fuoco fuori dall’edificio, rimasto in piedi ma con danni ingenti (due piani sono andati distrutti). La donna è stata poi accompagnata in ospedale per gli accertamenti del caso.

Nel luogo dell’esplosione martedì pomeriggio sono arrivati anche polizia, carabinieri e il pm Angela Scorza, oltre ai tecnici della Medicina del lavoro. Sono proprio questi ultimi, insieme a vigili del fuoco e agli agenti della Squadra Mobile, a occuparsi delle indagini sull’accaduto.