Ex Amga, oltre alle case ci sarà un Despar

Prosegue l’iter per recuperare l’area tra Porta Serrata e la Rocca Brancaleone, dove verrà costruito anche un supermercato

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Il piano di recupero della centralissima area ex Amga, tra Porta Serrata e la Rocca Brancaleone, va avanti con la previsione di iniziare l’edificazione della parte residenziale e del centro commerciale, nella prossima primavera. Tempi in leggero ritardo rispetto a quanto inizialmente preventivato, vale a dire entro l’anno ma dovuto anche a una precisa volontà di iniziare le opere edili contemporaneamente.

La proprietà bolognese dell’area, coadiuvata dallo studio di architetti Rossi-Zaganelli, in questi mesi ha ceduto la gestione della parte commerciale alla Despar. Il gruppo alimentare sta presentando la richiesta per il permesso a costruire e l’iter richiederà probabilmente alcuni mesi. Terminata la fase burocratica verranno avviate contemporaneamente le due opere edili.

"Per parte nostra - commenta l’architetto Lorenzo Zaganelli – abbiamo lavorato alla bonifica dell’area, rimuovendo tre grandi vasche che erano al servizio dell’Officina del Gas, sotto il controllo attento della Soprintendenza. Non sono stati recuperati, comunque, reperti di alcuna natura".

L’iter progettuale è seguito dagli uffici dell’assessore all’Urbanistica Federica Del Conte. Il contesto storico in cui si sviluppano gli 8500 metri quadrati del vecchio complesso industriale è di particolare pregio e non a caso verranno valorizzate le antiche mura cittadine e recuperato un immobile di archeologia industriale. Tornerà così a vivere un’area certamente di fascino, ma lasciata andare nell’ultimo decennio, con erba alta e miasmi che provenivano dalle tre vasche con acqua putrida. Più di una volta i residenti della zona circostante hanno chiesto la bonifica di tutto il complesso. Come spiega la relazione al piano di recupero dello studio Rossi-Zaganelli, gli obiettivi sono ora "la conservazione e la valorizzazione dell’edificio di archeologia industriale, del tracciato delle mura storiche e dei ritrovamenti archeologici mediante un progetto organico di interventi che restituisca all’uso pubblico le aree di pregio artistico, in connessione con le mura già in luce, con Porta Serrata e con il complessivo sistema murario. ln particolare l’edificio con ciminiera dovrà diventare un polo aggregativo con usi che ne incentivino la fruizione". L’area residenziale prevista lungo via Venezia è stata "pensata in continuità e a ricucitura del margine con l’edificato esistente, ma soprattutto riferita all’edificio di archeologia industriale e alle mura antiche".

La riqualificazione dello spazio pubblico avverrà tramite l’apertura dell’area alla città, con la demolizione delle recinzioni esistenti lungo via di Roma e via Venezia e la valorizzazione di alberature storiche.

lo. tazz.