Fa discutere la lettera inviata da Ranalli a Salvini

La missiva del sindaco riguarda la vicenda delle scritte offensive contro la Lega. apparse in città nel maggio del 2019, "un gesto distante dalla storia di Lugo".

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"No, il senatore Salvini non mi ha ancora risposto, ma non è certo un problema, perchè da parte mia, anzi da parte nostra, era giusto ribadire che c’è modo e modo di portare avanti le battaglie politiche. E quanto avvenuto a Lugo nella primavera del 2019 non era certo il modo giusto. Anzi è stata un’offesa per la città". Così Davide Ranalli commenta la vicenda della lettera che ha inviato nei giorni scorsi al leader della Lega, una missiva che ha fatto discutere soprattutto perchè rivolta all’esponente di una parte politiche che contesta quotidianamente il Partito Democratico di cui fa parte il primo cittadino lughese.

"Gentile Senatore Matteo Salvini – così inizia la lettera di Ranalli, con quel ‘gentile’ che ha suscitato più di una critica da parte di elettori del Pd – sono il sindaco di un Comune che il 22 maggio 2019 è stato gravemente vandalizzato con diverse scritte realizzate di notte, offensive verso di Lei. Un gesto che abbiamo ritenuto fin da subito gravissimo, perché distante dalla storia di Lugo, dalla civiltà dei suoi cittadini, che certamente non meritavano di vedere la propria città così sfregiata".

L’amministrazione comunale, prosegue Ranalli, "si è subito messa a disposizione delle autorità competenti, fornendo agli inquirenti tutto il materiale utile alle indagini. In questi mesi il grande lavoro delle forze dell’ordine ha permesso di risalire ai responsabili di quel gesto vergognoso, che saranno quindi affidati alla giustizia". E il primo cittadino conferma che ormai sono stati identificati gli autori di quelle scritte e che quindi le indagini stanno per arrivare alla conclusione.

Il Comune di Lugo, prosegue la lettera, "che ripudia la violenza e l’illegalità, si muoverà con ogni azione necessaria per tutelarsi contro questi criminali. Non Le nascondo che quegli atti vandalici che hanno deturpato la nostra bellissima città sono ancora una ferita aperta per tutti i lughesi. Grazie all’indagine speriamo di chiudere questo doloroso capitolo. Gesti come questi nulla hanno a che vedere con la cultura democratica di cui Lugo ha fatto il proprio tratto identitario. Lugo accoglie tutti, qui chiunque può venire ed esprimere liberamente le proprie opinioni, senza nessuna distinzione di partito politico. Per questo non ammettiamo che pochi delinquenti sporchino la nostra città e la nostra storia".

Sulla vicenda delle scritte contro Salvini e la Lega, il consigliere comunale Davide Solaroli ha presentato due interrogazioni, sollecitando il Comune a costituirsi parte civile contro gli autori delle scritte quando ci sarà il giudizio. "Non lo escludiamo di certo – afferma Ranalli – abbiamo chiesto un parere al nostro ufficio legale e tra qualche giorno verificheremo cosa sarà possibile fare in tal senso".

Luca Suprani