Faenza, duecento firme per chiedere la riapertura dell’Archivio

Lunedì saranno consegnate al sindaco dai promotori della petizione

Sauro Casadei con la petizione (foto Tedioli)

Sauro Casadei con la petizione (foto Tedioli)

Faenza (Ravenna), 30 marzo 2023. Duecento firme per la riapertura in tempi brevi dell’Archivio comunale e dell’archivio di Stato. Saranno consegnate lunedì mattina dai promotori della petizione, il cui primo firmatario è l’ex direttore della Pinacoteca, Sauro Casadei. «Le 200 firme – afferma Casadei – dimostrano la sensibilità e l’interesse di numerosi faentini, e non solo, circa la sorte dell’importante servizio per permettere a tutti di accedervi secondo le proprie esigenze di ricerca storica, di ricerca personale e familiare, di studio e conoscenza, e per gli accessi agli atti edilizi o per altre finalità̀ amministrative. Siamo ansiosi di sapere dalla viva voce del sindaco i motivi che hanno impedito fino ad ora la riapertura del servizio».

I promotori. segnalano anche vari problemi legati all’ubicazione del nuovo edificio in via Zucchini 29: La nuova struttura non ha ancora una strada diretta che risulta solo tracciata su terra e ben visibile dalla rotonda della via San Silvestro. Questo obbliga l’eventuale utente a proseguire fino alla successiva grande rotonda per poi tornare indietro; per un utente a piedi o in bicicletta esiste solo un marciapiede fino al distributore del Conad. Di lì in avanti si apre una ‘terra di nessuno’, in ostaggio di automobili, furgoni, camion. «Chi avrà il coraggio in futuro di avventurarsi per quella strada?». Poi «molti ci hanno poi manifestato la perplessità sulla decisione del Comune di costruire un nuovo capannone, quando invece in città esistono capannoni non utilizzati.

In ultimo, il nuovo immobile è costruito a 15 metri dai capannoni di un grande centro logistico. «Abbiamo ben presente il disastro provocato dall’incendio di un altro polo logistico nell’agosto 2019. Ci chiediamo: sono state calcolate bene le distanze fra i capannoni, i Vigili del Fuoco sono stati interpellati, hanno espresso un parere? Qui a rischio, in caso di un incendio devastante, c’è la testimonianza storica della città».