Faenza, la lenta risalita Partiti i lavori per rifare gli argini Discarica alle Perle

Isola: "Abbiamo stimato 30mila tonnellate di rifiuti per l’emergenza". Da domani riaprono le scuole, ma per le superiori si aspetta ancora.

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Faenza, la lenta risalita Partiti i lavori per rifare gli argini Discarica alle Perle

Sono in costruzione gli argini nel borgotto e a Saldino, nel punto nelle campagne di Reda in cui il Lamone aveva dato vita a una delle tre maggiori rotte createsi a Faenza nella notte fra il 16 e il 17 maggio. L’esercito ha scelto di sistemare per primo il danno che il fiume ha creato nelle campagne faentine, per poi spostarsi ieri sera in via Fratelli Bandiera. Nelle prossime ore toccherà a via Renaccio. I nuovi argini saranno pronti in tempi rapidissimi, prevalentemente con l’utilizzo di massi ciclopici, in grado di dare garanzie maggiori rispetto alla semplice terra, che in quanto smossa di recente avrebbe corso il rischio di tramutarsi in un cumulo di fango nel caso di nuove piogge. Nel frattempo nelle strade faentine i cumuli di materiali continuano a moltiplicarsi. Nei punti in cui i cittadini sono riusciti a liberare cantine e primi piani già all’indomani dell’alluvione – come in corso Saffi e corso Garibaldi – molti tratti sono state sgombrati e lavati. In quelle parti della città dove la svuotamento degli edifici è ancora in corso, talvolta fra mille difficoltà, come in Borgotto, in Borgo e nel quartiere di via Lapi e via Bettisi, i cumuli di rifiuti continuano invece a moltiplicarsi.

"Alla fine dell’emergenza abbiamo stimato che dovranno essere smaltite 30mila tonnellate di materiali" spiega il sindaco Massimo Isola. Per liberare le strade sono mobilitate la Protezione civile, che ha steso un calendario in cui la città è divisa in sedici zone – in alcune delle quali è già entrata in azione nelle scorse ore Hera, ma anche l’esercito, impegnato pure in questo frangente. Hera, in particolare, ha chiesto ai cittadini di separare gli ingombranti dai rifiuti elettronici, e di tenere batterie e altri elementi infiammabili lontani dal resto dei materiali.

Alla Fiera prosegue nel frattempo la donazione di generi alimentari e di materiali utili per la pulizia della città, quali guanti e badili. Alle mense attivate per gli evacuati in via Risorgimento e nelle scuole Strocchi se ne sono aggiunte molte altre, curate spesso da volontari, ad esempio nella zona di ponte delle Grazie e di via Lapi, rivolte proprio agli angeli del fango. La quantità di materiali presente nelle strade, una volta caricata sui camion, fa rotta per l’area che sorge all’esterno del cantiere abbandonato delle Perle, non lontano dall’autostrada: qui, quando i rifiuti provenienti dalla città avranno dato vita a una discarica a cielo aperto di dimensioni ormai rare per gli standard europei in situazione di normalità, verranno nuovamente caricati su altri mezzi e indirizzati verso la smaltimento.

Veniamo al fronte scuole. Oggi a Faenza riaprono i Centri di formazione professionale e domani i nidi, le elementari e le medie. La data in cui ripartiranno le superiori, invece, è ancora da confermare. A Riolo si riparte domani, a eccezione dell’alberghiero Artusi, le cui porte si riapriranno giovedì 25. A Brisighella e Castel Bolognese istituti chiusi fino a domani compreso, mentre a Casola e a Solarolo fino a sabato compreso.

Filippo Donati