
Rifiuti e fanghi stoccati nell’area delle ex Perle a Faenza (foto Tedioli)
Alla fine anche l’alluvione ha messo lo zampino sulla realizzazione del Faenza Shopping Park. Il progetto di intervento che riguarda l’area delle ex Perle infatti si è nuovamente arenato, questa volta in sabbie mobili di fango e rifiuti che nel 2023 erano stati stoccati all’interno dell’area di proprietà della società Faenza Erre. Il progetto risale al 2020 e nel 2022 era stato firmato un protocollo d’intesa con enti locali e aziende del motorsport del territorio affinché il nuovo ‘Shopping Park’ ospitasse anche la ‘Motor Arena’, "un polo attrattivo" in cui avrebbero trovato "sintesi le eccellenze motoristiche faentine". Un’area, quella della ‘Motor Arena’, di duemila metri quadrati dei circa ventiduemila da edificarsi nel Faenza Shopping Park. A cui sarebbe seguita una seconda fase con l’aggiunta di oltre 7 mila metri quadrati di superficie. Complessivamente infatti oltre alla Motor Arena, era prevista l’apertura di circa quaranta esercizi commerciali, bar e ristoranti. Originariamente l’inaugurazione, come dichiarato nel maggio 2022, era prevista nell’autunno del 2023. Qualche slittamento tuttavia c’era stato, fermo restando che l’inizio dei lavori era comunque previsto nell’autunno del 2023.
A maggio del 2023 però gli eventi calamitosi che hanno colpito la città hanno decisamente cambiato il paradigma. In piena emergenza infatti fu necessario reperire spazi idonei per lo stoccaggio di enormi quantitativi di rifiuti e fanghi. Interpellata nel merito della questione la società Faenza Erre aveva dato il proprio benestare e meno di 24 ore dopo, il 21 maggio, i cancelli dei piazzali dello Shopping Park si erano aperti per consentire lo stoccaggio dei rifiuti gestito da Hera. Il ripristino in somma urgenza della città, la rimozione di cumuli di fango e macerie dalle strade, ha poi richiesto tanto tempo. Tempo che si è successivamente aggiunto alla rimozione delle montagne di rifiuti e fanghi che si erano venute a creare nelle adiacenze dello shopping park. Secondo quanto affermato da Hera l’area è stata occupata da rifiuti e materiali fino al 10 luglio 2023. Per la pulizia completa e lo sgombero delle terre e dei fanghi invece le operazioni si sono concluse il 5 aprile 2024. Dopo lo sgombero sono stati ravvisati da Faenza Erre danni considerevoli, che hanno spinto la società, prima a segnalare le evidenze a comune ed Hera, e poi a chiedere un risarcimento danni. Hera in una nota ha fatto sapere che sono in corso procedure legali ed assicurative ed è in attesa dell’esito delle perizie per determinare le reali responsabilità tecniche ed economiche dei danni rappresentati dalla proprietà. La palla quindi passa nelle mani dei periti che avranno il compito di quantificare effettivamente i danni, con tempi già slittati oggi definitivamente incerti sulla definitiva realizzazione del complesso.
d.v.