Faenza, strage di alberi nei viali Crolla pure il ’gallo del paciugo’

Era stato realizzato dopo l’alluvione come simbolo di speranza e già nel pomeriggio è stato ricostruito. Nei campi il problema è la ’cascola’: susine, mele e pere sono finiti a terra, staccati dalle piante.

Faenza, strage di alberi nei viali  Crolla pure il ’gallo del paciugo’

Faenza, strage di alberi nei viali Crolla pure il ’gallo del paciugo’

Il maltempo continua a colpire Faenza senza tregua. Ancora tanti danni per una città già distrutta dalle due alluvioni di maggio, che ieri dalle 5 di mattina non è riuscita a dormire per il forte vento. Raffiche di vento fortissime e improvvise, boati e sibili, finestre aperte dalle folate, per diversi minuti i faentini hanno sentito tutto sbattere e temuto il peggio. I balconi sono stati spazzati dalle folate, che hanno fatto volare bidoni, fiori e oggetti lì presenti, trasportandoli a metri di distanza. Ovunque rifiuti di carta e plastica, foglie che ricoprivano strade e spazi esterni delle attività, ma soprattutto danni ingenti: alberi caduti sulle auto, viali nuovamente decimati del proprio verde. E pure il gallo realizzato con i pallet dopo l’alluvione, subito eletto a simbolo della forza della città dopo il disastro, è caduto a terra in mezzo alla rotonda del Fontanone.

Parlando degli alberi, si registra un grosso ramo caduto su viale Stradone, dove ieri mattina la Protezione civile stava già lavorando per rimuoverlo. Gli alberi caduti hanno provocato molti danni, come in via Medaglie d’Oro dove un albero ha colpito in pieno un’auto, o in via San Giovanni Battista, dove un’altra alberatura è precipitata su una cancellata, danneggiandola. Sono stati segnalati danni anche in Piazza Dante.

Ieri mattina il vento aveva fatto cadere a terra e parzialmente distrutto anche ’E galèt de Paciugh’, il gallo simbolo della rinascita dopo l’alluvione, costruito dall’artista forlivese Alessandro Turoni con materiali di riciclo e posto da diverse settimane sulla rotonda Francesco Lama, davanti al Fontanone. L’affetto per l’opera è tale che nel pomeriggio diversi volontari hanno dato una mano all’artista e hanno ritirato su il galletto, che è quindi tornato a portare il suo messaggio di buon auspicio.

Grossi rami sono caduti anche in via Laghi e a Errano, dove alcuni pini secolari molto grandi sono stati spezzati a metà dal vento: per questo la Brisighellese è rimasta chiusa per ore, col traffico deviato sulla Canaletta di Sarna. Almeno due gli alberi caduti anche in via Canal Grande, di cui uno su un’auto in sosta e l’altro sul marciapiede. Allo stesso modo non hanno retto al vento alcuni alberi nel parcheggio della chiesa dei Cappuccini e alcuni al Golf Club di Faenza. La paura per gli eventi di questo tipo è diventata molto alta a Faenza dopo tutto quello che è successo, col cambiamento climatico che minaccia di rendere sempre più frequenti fenomeni meteorologici estremi.

Danni anche alle coltivazioni. Coldiretti rende noto che il vento di ieri ha portato in diverse zone el fenomeno della caduta di frutti dagli alberi (detto ’cascola’) come susine, mele e pere; soprattutto le mele e le pere, che ancora non erano pronte per essere raccolte, rappresentano un danno notevole e le perdite, secondo l’associazione degli agricoltori, sono incalcolabili. Problemi di questo genere, con abbondante caduta di frutti, sono stati rilevati dalla collina fino alla bassa faentina, a Granarolo. Ma nella zona di Reda c’è stato anche chi ha trovato diversi filari di viti caduti a terra. Le giornate di bufera stanno aggravando la situazione della campagna già falcidiata da due alluvioni: quel poco che si era salvato dalle catastrofi di maggio è ora in parte distrutto.

Caterina Penazzi