Faenza (Ravenna), 17 marzo 2018 - Al telefono si era presentata come sedicente funzionaria ministeriale. E poi, forte di quella credenziale, era riuscita a convincere una suora 82enne di Faenza a versare 4.400 euro su una carta ricaribabile intestata a un presunto complice. Per quanto accaduto nel pomeriggio dell’11 gennaio scorso, i carabinieri della locale Compagnia hanno denunciato a piede libero per truffa aggravata in concorso e falso una 23enne siciliana e un 40enne corregionale.
Secondo le verifiche dell’Arma, la ragazza era riuscita a fare credere all’anziana suora che quelle cifra era stata erroneamente accreditata dal ministero all’istituto religioso del quale la 82enne è madre superiora: quindi, se non avesse voluto incappare in sanzioni, avrebbe dovuto restituire subito. L’82enne si era allora recata alle Poste per pagare immediatamente. Secondo gli inquirenti, analoghe truffe potrebbero essere state messe a segno ai danni di suore di diverse altre città italiane con un modus operandi definito identico.