
Il mister Nicola Cavina: "Ci abbiamo sempre creduto, è stata un’impresa in salita. Ma sono emersi i veri valori". .
Una vera impresa sportiva. Che merita applausi e visibilità. Vincendo il playout in gara secca a Gambettola, il Faenza ha centrato l’obiettivo della permanenza in Eccellenza. Rimasto in inferiorità numerica a metà del primo tempo per l’espulsione di Grazhdani, l’undici manfredo – in un match da ‘dentro o fuori’ e con un solo risultato a disposizione (col pareggio sarebbe retrocesso) – ha compiuto il miracolo di vincere fuori casa grazie al rigore trasformato da Prati.
Artefice dell’exploit, è stato mister Nicola Cavina. Trentanove anni appena compiuti, Cavina è biancoazzurro da una vita, da tecnico del settore giovanile fino alla Juniores (portata nel 2019 al titolo regionale), a ds e mental coach. A puntare su di lui è stato il presidente Gian Andrea Missiroli, che gli ha affidato la guida della prima squadra, tornata in Eccellenza dopo 5 stagioni. La sfida è stata raccolta dal debuttante Cavina, che ha portato la squadra alla salvezza: "La cosa bella di questa annata è che ci abbiamo sempre creduto. Dopo 5 partite avevamo zero punti; dopo 7, appena 1. Abbiamo concluso il girone di andata a quota 10".
Ad un certo punto, è sembrato impossibile il recupero: "È stata una impresa sempre in salita. Con due frangenti disperati, quando eravamo andati sotto a Novafeltria, con il temporaneo pari della Reno, che di fatto significava retrocessione, e anche nell’ultima gara con il Gambettola, essere rimasti in 10 per 70 minuti. Eppure, siamo riusciti a venirne a capo, con 26 punti nel girone di ritorno e una gara decisiva interpretata con grande intensità e sacrificio. È la prova che gli obiettivi, che a un certo punto sembravano sogni, si realizzano se si lavora bene aiutano, si fanno le cose al 110% e le situazioni possono cambiare. Siamo rimasti sempre concentrati su di noi, senza guardare alla classifica e agli altri. Nonostante tutto abbiamo avuto sempre in mano il nostro destino, senza sperare in nessun risultato altrui. Sono emersi i valori umani nello spogliatoio".
La stagione sportiva è andata in archivio, ma si pensa già alla prossima. La conferma è avvenuta per ‘acclamazione’: "Già dai prossimi giorni, con la società ci metteremo al lavoro, facendo tesoro dell’esperienza e degli errori fatti all’inizio. Questo è un ottimo gruppo, con una età media di 22,9 anni, al 4° posto in Eccellenza per l’impiego dei giovani. Con inserimenti mirati potrà dare soddisfazioni. Per quanto mi riguarda non posso che ringraziare la società che ci ha creduto e che mi ha permesso di continuare a lavorare, anche quando, a novembre, eravamo ultimi con un punto".
Roberto Romin