È un Festival delle Culture all’insegna di grandi temi quello in programma tra l’Almagià e la Darsena di Ravenna il 3, 4 e 5 giugno tra dibattiti, concerti, laboratori, momenti di riflessione e di divertimento.
L’apertura ufficiale è prevista venerdì 3 giugno alle 17 in piazza San Francesco: dopo l’apertura della bandiera mosaico composta da quelle delle comunità presenti a Ravenna, realizzata dal laboratorio di cucito del Cisim, si parte con ‘Fermata per l’Io’, performance di teatro-danza del collettivo Deeper, e con le danze dell’associazione Takadum. Alle 17.45 partirà la ‘storica’ fiumana che arriverà fino all’Almagià tra samba, danze aeree e africane. Dalle 19 alle 20.30, all’Almagià, si esibiranno diverse realtà del territorio tra lirica, acroyoga, poesia e capoeira. Alle 21 inizierà il primo dibattito del Festival delle Culture, ‘Scrivere della propria terra, la narrazione della realtà’ con ospiti due autori d’eccezione: Etgar Keret e Ece Temelkuran. Alle 23 è in programma il concerto di Fanfara Station, tra ritmi e canti dal Maghreb. Sabato 4 giugno si inizierà all’Almagià alle 17.30 tra balli tradizionali della Romania, canti e i balli dell’Ucraina e danze della tradizione orientale. Alle 21 inizierà il dibattito ‘Guerre dimenticate’ condotto dal giornalista Luciano Scalettari, che dialogherà con il giornalista Giuliano Battiston, con la scrittrice Asmae Dachan e con l’attivista Nawal Soufi. Alle 23 si esibirà Moonlight Benjamin, un’interessante musicista di Haiti.
Domenica 5 giugno alle 17.45 nella piazzetta dell’Almagià c’è l’incontro ‘Tre parole sui Saharawi’. All’Almagià dalle 17.30 sono in programma balli afrobeat, danze ivoriane e balli tradizionali dalla Nigeria. Alle 21 lo scrittore Stefano Massini terrà un monologo sul tema del lavoro, al quale seguirà il dibattito ‘Il colore del lavoro’. Alle 23 la musica elettronica incontrerà i Balcani nel concerto dei Balkan Taksim. In Darsena alle 20 il 4 e il 5 parata di danze e percussioni.