
Pochi minuti dopo essere stati condannati per un furto, ne avrebbero commesso un altro. E un altro ancora il giorno successivo. Ciò ha indotto il giudice di Ravenna, Antonella Guidomei, su istanza del Pm Angela Scorza, ad aggravare e sostituire la misura cautelare degli arresti domiciliari con quella della custodia in carcere nei confronti di Fabrizio Tonti, 50enne pescarese trapiantato a Ravenna, e della 35enne compagna rumena Gabriela Rodica Stan. I due hanno diversi precedenti di polizia alle spalle e sono stati i carabinieri della caserma di via Alberoni, domenica mattina, a dare esecuzione all’ordinanza del Gip, accompagnandoli rispettivamente nelle carceri di Ravenna e Forlì. I due erano autorizzati a lasciare la loro abitazione unicamente la mattina del venerdì, per recarsi al Sert, e dalle 9 alle 11 del mercoledì per fare la spesa negli esercizi commerciali della zona.
Il provvedimento si è reso necessario perché la coppia, nonostante fosse agli arresti domiciliari presso la loro abitazione di Ravenna a seguito ad un arresto per furto aggravato, continuava ad allontanarsi, senza autorizzazione del giudice, e a commettere altri furti. La sera del 7 settembre, i carabinieri di via Alberoni, durante i controlli a carico di soggetti sottoposti alle misure restrittive, avevano notato che i due si erano allontanati senza autorizzazione, adducendo giustificazioni pretestuose, ed erano stati arrestati per evasione, mentre l’uomo si era reso anche responsabile di resistenza a pubblico ufficiale. Il 12 settembre, un martedì, la coppia è stata invece riconosciuta attraverso le immagini del sistema di videosorveglianza di una tabaccheria cittadina, mentre intorno alle 13 asportavano dagli espositori una decina di pacchetti di sigarette elettroniche – la donna le occultava nella borsa e l’uomo faceva da palo – mentre il titolare in quel momento non si trovava dietro al bancone.
Il giorno successivo, mercoledì 13, dalle immagini della profumeria Douglas, anche in questo caso attraverso le immagini di videosorveglianza fornite dal titolare, la polizia giudiziaria ha riconosciuto nel Tonti l’uomo che giungeva verso le 9.40 all’esterno dell’esercizio in sella a una bici, entrare e asportare tre confezioni di profumo dagli scaffali, per poi allontanarsi in sella alla stessa bici, seguito a ruota dalla compagna.
Ciò che induce il giudice a parlare di "irrefrenabile capacità criminale", "spregiudicatezza della condotta" e "consapevole insensibilità alle prescrizioni dell’autorità giudiziaria", è soprattutto il fatto che nella stessa mattinata del furto in tabaccheria i due – tutelati dall’avvocato Massimo Pleiadi –, poco prima si erano recati in tribunale per definire un processo in abbreviato, sempre per furto, nel quale sono stati condannati a 2 anni l’uomo e 1 anno e 10 mesi la donna. Per quella circostanza, a inizio luglio, era stata la Polizia locale ad arrestarli, dopo averli colti sul fatto mentre forzavano il lucchetto di una bici in via Paolo Costa, mentre poco prima l’uomo aveva rubato un’altra bici da un’abitazione di via Cavour e prodotti in un market. In passato una trentina i colpi a lui attribuiti: bici e monopattini, taccheggi nei supermercati, furti con scasso su distributori automatici.
l. p.