Fiera di San Rocco, ritorno al Medioevo

Riproposta a Faenza, dopo gli stop causa Covid, la rievocazione che ha portato nel cuore della città figuranti, musicisti e tanti visitatori

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Figuranti, musicisti e visitatori hanno popolato il centro di Faenza, che ha visto tornare, dopo il Covid, la storica fiera di San Rocco, piena di colori, odori e vivacità del Medioevo. Direttamente dal passato calzolai, tipografi, mugnai e non solo, sono arrivati nel quartiere di via Cavour per svolgere i mestieri di una volta. "Oggi portiamo armi e armature riprodotte fedelmente – dice Lorenzo Tonini, responsabile degli armati dell’associazione Sparvieri, gruppo di rievocazione storica di Bagnara di Romagna – ma anche antichi giochi da tavolo. Facciamo rievocazione storica dal 1420 al 1880, che è fare cultura. Infatti studiamo sui trattati, osserviamo l’iconografia per i nostri abiti e visitiamo molti musei. La gente è interessata alle nostre armi e armature e a come si vestivano non solo i nobili, ma soprattutto le persone comuni".

Faenza, città anche del Palio del Niballo e dei rioni, ieri ha ospitato il Rione Madonna delle Stuoie di Lugo, una delle quattro associazioni che a fine maggio animano il Palio della Caveja, tradizionale tiro alla fune.

"Ci dedichiamo ai mercatini – spiegano i membri del rione – quando ci chiamano andiamo nelle varie città a esporre le spezie, le coroncine di fiori, la macina del grano, il conio delle monete, le armi e i cocci che utilizziamo in osteria, a Lugo, per servire piatti legati al medioevo, durante la settimana del palio. Partecipiamo anche alle manifestazioni di Castel San Pietro, del Lago di Garda e della Terra del Sole. Al rione siamo più di 100 soci, oggi qui ci sono 21 dei nostri volontari". Quello di ieri è stato un vero tuffo nel passato per chi ha visitato la fiera passeggiando tra abiti, oggetti e armi e cortei medievali. "È veramente divertente girare per le vie del centro – dice la faentina Silvia Zampa –, ho piacere di fare interagire i miei figli con un mondo che hanno sentito in qualche storia. I laboratori creativi sono una bell’idea, possono insegnare qualcosa del Medioevo".

Caterina Penazzi