Figlio di Salvini sulla moto d'acqua a Milano Marittima: archiviazione per i poliziotti

Indagati per aver cercato di impedire al giornalista di 'Repubblica' di riprendere il giovane su una moto d'acqua della polizia a Milano Marittima: per il gip il fatto non sussiste

Il figlio di Salvini sulla moto d'acqua della polizia (Ansa)

Il figlio di Salvini sulla moto d'acqua della polizia (Ansa)

Ravenna, 7 maggio 2021 - "I fatti non sussistono":  formula piena per l'archiviazione firmata dal Gip di Ravenna Corrado Schiaretti nei confronti dei tre poliziotti (difesi dallo studio dell'avvocato Gianluigi Lebro del Foro di Bologna), appartenenti alla scorta di Matteo Salvini, indagati perché cercarono di impedire al giornalista di 'Repubblica', Valerio Lo Muzio di riprendere il figlio dell'allora ministro dell'Interno su una moto d'acqua guidata da un poliziotto a Milano Marittima, nel Ravennate.

Il fatto risale al 30 luglio 2019. La Procura aveva chiesto l'archiviazione per peculato d'uso della moto d'acqua e per violenza privata sul giornalista, in questo caso per tenuità del fatto, mentre il Gip di Ravenna Corrado Schiaretti ha optato per una formula piena.

"Tre poliziotti indagati. Li conosco. Non mi permetto di giudicare il lavoro della magistratura, ma tre poliziotti convocati e indagati per il giro di cinque minuti sulla moto d'acqua di mio figlio ... manco fossero spacciatori, rapinatori e stupratori ... Un po' mi vergogno", aveva commentato Matteo Salvini in diretta Facebook. "Prendetevela con me, non con altri, che non c'entrano niente", aveva aggiunto l'ex ministro dell'Interno. Siamo in un "Paese ridicolo che ha bisogno di essere sistemato", ha continuato, "lasciate che i poliziotti inseguano i delinquenti e non che siano convocati come delinquenti". "Se un errore c'è stato l'errore è mio - ha concluso -. Convochi me, lo dirò a quel magistrato. Non ho parole. Posso signor procuratore, chiederle una cortesia, lasci lavorare questi poliziotti, chiami me. Se devo pagare pago io". 

Le motivazioni 

"La condotta dell'ex ministro dell'Interno è certamente sconveniente, poco opportuna, magari poco commendevole", anche "astrattamente passibile di essere valutata negativamente da una parte dei consociati (la cosiddetta opinione pubblica)», ma "sicuramente non è illecita e si pone come del tutto irrilevante in questa sede". È questa la valutazione del gip del tribunale di Ravenna Corrado Schiaretti sul comportamento di Matteo Salvini nella vicenda che ha portato all'indagine su tre poliziotti della sua scorta. "Non c'è dubbio che Valerio Lo Muzio (il giornalista di Repubblica, ndr) - spiega il Gip nell'ordinanza di archiviazione - possa godere di tutto il riconoscimento etico per l'importanza del suo lavoro, fondamentale in un sistema democratico, così come è tuttavia anche certo che gli indagati meritino umana comprensione".