Ravenna, finti appalti, lavoro nero ed evasione. Multe per 130mila euro

A scoprire il sistema illegale l'Ispettorato Territoriale del Lavoro che ha accertato un'evasione contributiva di oltre 100 mila euro

Finti appalti, lavoro nero ed evasione contributiva nel settore imballaggi di Ravenna

Finti appalti, lavoro nero ed evasione contributiva nel settore imballaggi di Ravenna

Ravenna, 30 luglio 2019 – L’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Ravenna ha scoperto un sistema illegale di finti appalti, lavoro nero ed evasione contributiva. Alcune imprese ravennati del settore degli imballaggi e allestimenti industriali, secondo quanto appurato dalle indagini, avrebbero stipulato infatti finti contratti di appalto ma nei fatti hanno ricercato operai imballatori, in alcuni casi anche privi di ogni contratto di lavoro, non osservando i minimi salariali ed evadendo la contribuzione Inps.

Il meccanismo messo in atto da un cittadino extra-comunitario, consisteva nell’assumere solo formalmente connazionali e altri cittadini comunitari (per lo più provenienti dalla Romania) - illecitamente forniti da pseudo società (in alcuni casi appositamente costituite) con sedi in Lombardia - che venivano poi inviati a lavorare in aziende di Ravenna e provincia. Gli ispettori hanno accertato che il cittadino extracomunitario - costituita una ditta artigiana – si proponeva alle aziende operanti nel settore degli imballaggi, offrendo non servizi di imballaggio, ma nei fatti forniva solo manodopera fatturando poi fittiziamente servizi mai resi. Il cittadino una volta creatasi la ditta artigiana, ha reclutato e diretto gli operai facendoli formalmente assumere da imprese compiacenti con sedi nella provincia di Milano.

I lavoratori poi venivano portati a lavorare in alcune aziende ravennati e dagli accertamenti è emerso che gli operai lavoravano, anche per molti mesi, a nero ed anche per 13/14 ore al giorno. Gli ispettori hanno comminato sanzioni per 130 mila euro e hanno accertato una evasione contributiva di oltre 100 mila euro, oltre a deferire all’autorità giudiziaria il cittadino extra comunitario e i due titolari delle imprese utilizzatrici per somministrazione fraudolenta di manodopera.