
Un deposito di auto alluvionate. Nel tondo Fornace Zarattini a maggio del 2023
Il Comune aveva stanziato 800mila euro: fondi provenienti dalle donazioni private post alluvione. In realtà alla fine ne basteranno 137mila e 100 per i ristori a chi ha perso l’auto nel maggio 2023. Sono state accolte 30 domande sulle 47 presentate: per 27 di queste verranno erogati 5.000 euro, per le restanti 3 invece saranno 700.
Il bando prevedeva, fino al 3 marzo, la possibilità di fare richiesta per tutti coloro che durante l’alluvione di metà maggio 2023 risiedevano nel comune di Ravenna, proprietari di veicoli danneggiati che hanno sostituito attraverso la radiazione dal Pubblico registro automobilistico, o la vendita a un concessionario o a un rivenditore privato, che si sono impegnati nell’acquisto di un nuovo veicolo in sostituzione di quello danneggiato. Ogni soggetto o nucleo famigliare poteva presentare richiesta fino a due veicoli, ricevendo 5.000 euro per l’acquisto di veicoli o furgoni (categorie M1 o N1) di prima immatricolazione, con motore elettrico o ibrido plug-in o di classe ambientale uguale o superiore all’Euro 4, 3.000 euro per veicoli M1 o N1 di classe inferiore e 700 euro per ciclomotori e motocicli.
Delle 17 domande non accolte, 13 sono relative a persone che nel maggio 2023 risultavano vivere fuori dal comune di Ravenna, in altri territori alluvionati: in 5 casi si tratta di persone residenti a Sant’Agata sul Santerno, in 4 a Faenza, uno a Lugo e uno a Solarolo. Due richieste arrivano da fuori provincia, per veicoli alluvionati rispettivamente a Forlì e a Cesena. C’è poi una domanda arrivata oltre i termini del bando, un’altra che risultava essere la terza nello stesso nucleo famigliare (quando il massimo era due), poi il caso di un veicolo che è stato riparato e non sostituito e infine in un altro ne è stato acquistato uno di tipologia differente rispetto a quello andato perso nell’alluvione. La presenza di domande di cittadini che vivono fuori Ravenna mette in luce un tema già sollevato in passato dalla precedente amministrazione: Ravenna, per le sue dimensioni e la sua importanza, ha ricevuto molte più donazioni rispetto a Comuni più piccoli del territorio, che in alcuni casi sono però stati più colpiti.
È evidente inoltre che Palazzo Merlato avesse stimato l’arrivo di molte più richieste di quelle poi effettivamente pervenute: restano infatti 662mila e 900 euro stanziati e non utilizzati. In totale nel fondo post alluvione del Comune di Ravenna, con le donazioni dei privati per fronteggiare l’emergenza, sono confluiti circa 8 milioni di euro. Di questi 5 milioni e 800mila euro sono già stati distribuiti in aiuti a chi ha avuto danni ai beni mobili e immobili. Se a questi aggiungiamo i 137mila euro per le auto restano oltre 2 milioni: qualche mese fa il sindaco facente funzioni Fabio Sbaraglia aveva parlato di una possibile quarta tranche di aiuti per i danni ai beni mobili e immobili, ma ora la palla passa nelle mani della nuova giunta comunale.
Sara Servadei