Forbiciate a Marina contro il rivale. Davanti al giudice per tentato omicidio

A metà novembre il gip dovrà decidere come procedere. La Procura ha chiesto l’immediato. La difesa dell’indagato ha parzialmente risarcito la parte offesa e tenterà la strada del patteggiamento.

Forbiciate a Marina contro il rivale. Davanti al giudice per tentato omicidio

Forbiciate a Marina contro il rivale. Davanti al giudice per tentato omicidio

Dovrà presentarsi a metà novembre davanti al giudice per le indagini preliminari il 35enne operaio specializzato, originario di Napoli e residente ad Alfonsine che nella notte tra il 27 e il 28 maggio scorso davanti a un bar di Marina di Ravenna con un paio di forbici ha sferrato cinque fendenti a un 41enne nato a Cremona ma residente da tempo a Ravenna. La perizia fatta eseguire dal pm Silvia Ziniti, ha confermato che i colpi sono stati inferti in punti vitali e dunque per l’uomo, difeso dall’avvocato Luca Donelli, l’accusa resta quella di tentato omicidio pluriaggravato (dalla premeditazione e dai futili motivi). Inoltre l’episodio è stato ripreso dall’obiettivo delle telecamere di sicurezza, quindi la procura ha chiesto il giudizio immediato (subito a processo saltando l’udienza preliminare). Ora il gip Andrea Galanti a metà novembre dovrà valutare come procedere, considerando che il 35enne ha parzialmente risarcito il 41enne, tutelato dall’avvocato Antonio Diogene, e la difesa tenterà la strada del patteggiamento.

La molla che ha fatto scattare l’azione del 35enne, armato di forbici con lame lunghe 7,5 centimetri, per gli inquirenti della squadra Mobile è da inquadrare nei pregressi rapporti con una donna: prima compagna dell’indagato e poi del 41enne. Ed è stata proprio lei a riferire al 35enne di essere stata malmenata dall’altro. L’uomo è allora andato a cercarlo e lo ha trovato ai tavolini all’esterno del locale rivierasco. Come immortalato nitidamente dalle telecamere e confermato da tutti i testimoni oculari (compreso il gestore e diversi avventori), all’inizio i due hanno cominciato a parlare in maniera all’apparenza tranquilla. A un certo punto è giunta la donna prendendo a insultare il 41enne: e di fronte a quella scena, il 35enne ha cambiato atteggiamento prima afferrando per il collo l’altro uomo e poi bersagliandolo con una raffica di fendenti nonostante il tentativo della donna di frapporsi e di farlo desistere ("Ti prego, basta!"). Nel pomeriggio del giorno dopo è stato l’ospedale di Ravenna, non appena giunto il 41enne, ad avvertire la polizia. Infine il 35enne si è presentato assieme al suo avvocato in questura per offrire la propria collaborazione alla ricostruzione dell’accaduto: anche se a quel punto gli investigatori conoscevano già il suo nome.

Milena Montefiori