Castelbolognese, espulso un 28enne albanese 'foreign fighter'

Un paio di mesi di indagine sull'uomo

Un foreign-fighter

Un foreign-fighter

Ravenna, 28 agosto 2018 – Espulso dalla Polizia di Stato, con accompagnamento in Albania, l’ennesimo foreign fighter rintracciato nella provincia di Ravenna. A compiere le indagini, dallo scorso giugno, è stata la Digos della Questura di Ravenna che ha rintracciato un soggetto di nazionalità albanese di 28 anni, considerato un pericoloso radicalizzato jjhadista, già operativo nei teatri del jiahd Siro-Iracheno, nelle fila delle organizzazioni terroristiche di Jabhat al-Nusra prima, e di Islamic State poi.

L’uomo era giunto in provincia di Ravenna insieme alla sua compagna, connazionale ma già cittadina italiana in avanzato stato di gravidanza. Probabilmente l’intenzione della coppia era di stabilirsi in provincia di Ravenna e di far nascere il bambino in Italia, per avviare poi la procedura di regolarizzazione dello status in Italia e ottenere il permesso di soggiorno del padre del nascituro.

Parallelamente a un’attività di monitoraggio del soggetto, ritenendo che ci fossero i presupposti di pericolosità o per l’ordine a la sicurezza pubblica, è stata avviata la procedura di richiesta al ministero dell’Interno in attesa della successiva emissione del provvedimento di espulsione dal Territorio Nazionale, ai sensi dell’art.13 comma 1 del decreto legislativo n. 286/1998, a firma del ministro dell’Interno, Matteo Salvini.

All’alba del 23 agosto, personale della Digos e dell’Ufficio Immigrazione della Questura di Ravenna ha prelevato il soggetto nel proprio domicilio di Castelbolognese, dando così esecuzione al provvedimento di espulsione dal territorio nazionale. L’uomo, dopo l’udienza di convalida davanti al giudice di pace, è stato condotto con scorta all’aeroporto di Fiumicino dove è stato messo a disposizione di altro personale preposto al suo trasferimento con volo diretto Roma-Tirana.