Fornace evacuata Risveglio sott’acqua Residenti soccorsi con gommoni e kayak

Persone portate in salvo grazie alle squadre di soccorritori. In campo anche volontari con imbarcazioni sportive.

Fornace evacuata  Risveglio sott’acqua  Residenti soccorsi  con gommoni e kayak

Fornace evacuata Risveglio sott’acqua Residenti soccorsi con gommoni e kayak

L’acqua allaga Fornace Zarattini e arriva alle porte di Ravenna. Già dal giorno precedente Fornace, dove l’acqua nella notte è arrivata lenta, ma inesorabile, raggiungendo case, attività, aziende, era stata evacuata. Tanti però hanno deciso di rimanere e ieri i soccorritori, guardia costiera, guardia di finanza, polizia, carabinieri, vigili del fuoco, hanno dovuto raggiungere col gommone le case di chi non riusciva più ad andare via in autonomia. Dalla strada principale alle secondarie, dove l’acqua ha raggiunto anche due metri di altezza, i sommozzatori hanno controllato nelle case e aiutato a evacuare. Hanno anche cercato di convincere i più riluttanti, soprattutto gli anziani, a lasciare la casa. "Ieri non sono riuscito a convincere i miei ad andare via quando hanno dato l’allarme. E oggi sono dovuto tornare", racconta un ragazzo. Un uomo che ha deciso di allontanarsi insieme alla famiglia spiega che i genitori sono rimasti nella loro casa, senza luce, e non c’è stato modo di convincerli: "Hanno il gas e sono al secondo piano, dicono che finché possono rimangono".

Una volta raggiunta con il canotto la via principale, gli evacuati vengono caricati nei mezzi delle forze dell’ordine e portati lontano dall’acqua, qui salgono sui pullman e partono per i diversi centri di accoglienza. Oltre agli anziani – per convincere una donna di 104 anni c’è voluta tutta l’abilità persuasiva delle forze dell’ordine – anche tanti giovani. Alcuni bambini, una ragazza in pantaloncini e ciabatte tiene una borsa a tracolla e un mazzo di grandi girasoli in mano: quello che è riuscita a mettere in salvo. Un uomo tiene il cane in braccio. Un sommozzatore parla a un’anziana al balcone, poco dopo ne spunta un’altra dietro, sono al primo piano di una casa singola e non sembrano intenzionate a muoversi. Un altro porta sulle spalle una donna per trasportarla dal canotto all’unico scampolo di strada asciutto. Sono state evacuate decine e decine di persone ieri, eppure qualcuno è stato irremovibile.

Ad aiutare le forze dell’ordine anche un gruppo di ragazzi che, in autonomia, si sono organizzati con un pickup e un kayak. Hanno fatto la spola tra le strade allagate e i pullman caricando e scaricando le persone. "Siamo una decina – spiega Federico Ravaioli, fradicio dalla testa ai piedi – e nei giorni scorsi nel forese siamo riusciti a raggiungere anche delle case isolate, portando in salvo una decina di persone".

Una coppia, evacuata già dalla sera prima, si fa accompagnare a casa per recuperare medicine: "Ci servono per nostra figlia, è importante e avevamo paura di non farcela". Solo due ore prima infatti erano entrambi sul ponte della Faentina davanti alle ruspe che alzavano la barriera.

Anche la zona artigianale di Fornace è completamente allagata. L’acqua è entrata in un vivaio, nelle aziende, nelle concessionarie dove centinaia di auto sono sommerse, si vede poco più del tettuccio. Un uomo si aggira tra i capannoni con un canotto. Chi c’è riuscito è andato all’interno a vedere cosa si è salvato. Nel frattempo un gruppo di sommozzatori con il gommone cerca di entrare in una casa nascosta dietro un grande parco dove potrebbe esserci ancora qualcuno.

Fornace Zarattini è completamente isolata. Verso Ravenna, all’altezza del ponte e della rotonda Spagna, dove ormai la duna di terra è pronta, c’è una piccola folla dietro la transenne. Ci sono molti di quelli che hanno lasciato il quartiere la sera prima: sono venuti a vedere com’è la situazione. Qualche turista in bicicletta si guarda attorno stranito. Dall’altra parte della duna l’acqua: nel parcheggio dell’Obi solo due auto e si vedono appena. Cisalfa è circondato, quasi spariti i distributori di benzina, la strada è diventata un fiume.

Annamaria Corrado