Lo credono morto d'infarto ma aveva un proiettile in corpo

Solo durante la vestizione della salma ci si è accorti della foro nell'addome. L'anziano si è sparato a bruciapelo e il calore della canna del fucile ha cauterizzato la ferita impedendo la fuoriuscita del sangue

Un fucile (foto di repertorio)

Un fucile (foto di repertorio)

Ravenna, 7 ottobre 2014 - Quando la sua convivente lo ha trovato riverso sulla poltrona di casa, ha pensato a un malore fatale e ha chiamato gli addetti delle pompe funebri. La morte di un ultraottantenne ha avuto invece cause diverse: all'obitorio, durante le fasi di vestizione della salma, gli operatori si sono accorti di un foro di proiettile all'addome.

I successivi accertamenti hanno pero' escluso che potesse essersi trattato di un omicidio: il decesso dell'uomo e' riconducibile a un gesto autolesionistico. Tutto e' successo quando l'anziano si trovava in casa da solo. Le verifiche hanno poi permesso di accertare che l'anziano si e' sparato con il suo vecchio fucile da caccia regolarmente detenuto. E che il colpo, esploso a bruciapelo, ha fatto si' che la canna calda cauterizzasse immediatamente la ferita di fatto impedendo la fuoriuscita di sangue.