"Forze di polizia nei presidi e più controllo degli accessi"

La soluzione proposta dalla Uil Fpl contro il fenomeno

Forze di polizia al Pronto soccorso, videosorveglianza e miglioramento dei tempi d’attesa. È quanto propone di fare la Uil Fpl contro le aggressioni ai sanitari. "L’analisi dei dati fa presumere una sottostima del fenomeno, derivante da una percentuale di eventi che non vengono segnalati" scrive il segretario Paolo Palmarini, che aggiunge che "per quanto riguarda gli infortuni sul lavoro causati da aggressioni, l’infermiere è la professione sanitaria più esposta, seguita dagli operatori socio-sanitari, e la tipologia di danno è prevalentemente contusiva o con distorsioni o lussazioni e fratture". Palmarini inoltre spiega che malgrado gli interventi della Regione, sia in termini di linee guida preventive che di leggi che prevedono pene severe, "gli ultimi dati devono far riflettere su come il fenomeno sia ancora diffuso".

Il segretario della Uil Fpl sottolinea poi che i numeri sono riferiti "a un periodo di minor accesso alle strutture sanitarie, causa pandemia" e che per questo "riteniamo sia necessario continuare a sensibilizzare le istituzioni e le aziende rispetto a un fenomeno inaccettabile, rispetto al quale ’tutti ci dovremmo prendere cura di chi ci cura’. Prioritariamente vanno a nostro avviso tutelati e presidiati ambienti sensibili dal punto di vista dell’ordine pubblico come i Pronto soccorso, che quotidianamente devono fare i conti con carenze di organico e tempi di attesa inaccettabili". Per la Uil la soluzione passa da "Il presidio per le 24 ore delle forze di polizia, come avveniva in passato" e poi "educazione civica nelle scuole, formazione continua e primaria degli operatori neo assunti, miglioramento delle sale d’attesa e dei tempi di attesa in alcuni Pronto soccorso e altre strutture come le Case della salute, installazione di sistemi di allarme e di sicurezza, sistemi per il controllo degli accessi in alcune strutture eo reparti, potenziamento dell’illuminazione e della videosorveglianza nelle aree esterne" e infine "tutela legale dei lavoratori".