Bagnacavallo, attive quattro fototrappole contro i furbetti dei rifiuti

Grazie alla prima installata in dicembre, in tre mesi, sono state effettuate sette multe

Una delle fototrappole installate

Una delle fototrappole installate

Bagnacavallo (Ravenna), 26 marzo 2019 – Sono arrivate a cinque le fototrappole attive nel territorio di Bagnacavallo per contrastare l’abbandono illegale e il conferimento scorretto di rifiuti. Dopo la prima, in funzione da dicembre, se ne sono infatti aggiunte altre quattro nelle ultime settimane, installate dal Comune in collaborazione con Hera. Grazie alla prima fototrappola, in tre mesi, sono state comminate sette sanzioni per l’abbandono di una lavatrice, un frigorifero, un tosaerba, vari pneumatici e diversi rifiuti lasciati al di fuori dei cassonetti. Le sanzioni amministrative vanno da 104 fino a 900 euro.

Le fototrappole, gestite dalla Polizia locale, sono in grado di scattare foto sia di giorno che di notte per poter risalire all’identità di chi abbandona i rifiuti. Si tratta inoltre di strumenti mobili, che verranno periodicamente spostati per coprire le isole ecologiche dell’intero territorio comunale di Bagnacavallo e i punti in cui più spesso si verificano gli abbandoni. A questo proposito, in base alle rilevazioni effettuate da Hera, nel 2018 sono stati segnalati nel territorio comunale 538 abbandoni di rifiuti.

«Con l’attivazione di questo servizio di controllo mediante fototrappole – spiega l’assessore all’Ambiente Matteo Giacomoni –, proseguono gli investimenti dell’amministrazione sul tema della cura e del decoro del territorio. In quest’ottica sono stati poi confermati anche per il 2019 i servizi supplementari di spazzamento e pulizia. Parallelamente, abbiamo appena concluso il giro di otto incontri informativi nel centro e in tutte le frazioni per illustrare il percorso che nei prossimi mesi porterà al nuovo servizio di raccolta rifiuti, approfondire come effettuare correttamente la raccolta differenziata e ricordare i servizi ambientali a disposizione dei cittadini. Tutto ciò con l’obiettivo di diminuire la produzione di rifiuti e differenziare di più e meglio, riuscendo nel contempo a premiare chi conferisce nella maniera corretta e colpire chi invece si comporta male»