"Fra un anno il nuovo campo da calcio"

Nel 2015 il terreno di gioco di Casola Valsenio franò nel fiume Senio. Nel marzo 2023 verrà consegnato il primo stralcio del progetto

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Il nuovo campo da calcio di Casola Valsenio sta diventando una realtà. Nel terreno destinato all’impianto in località Furina, che fiancheggia la Strada provinciale per Fontanelice, poco sopra l’abitato di Casola, è già stata abbattuta la casa colonica da tempo inabitabile e messo a punto il cantiere da parte della ditta Icores di Portici di Napoli, la quale ha vinto l’appalto del valore di 901.765,23 euro, finanziato dal Coni e dalla Regione Emilia-Romagna. La ditta ha 364 giorni per consegnare all’amministrazione comunale il primo stralcio dell’impianto per cui, a sette anni dalla frana che travolse il campo sportivo degli Olmatelli, si può fissare per il mese di marzo 2023 il completamento del primo stralcio e la disponibilità dell’impianto per l’attività dell’associazione calcio Asd Nuova Casola Valsenio. Che non vede l’ora di riprendere i campionati di Allievi, Juniores e Terza categoria, dovendosi ora limitare a gestire le categorie Piccoli amici, Primi calci, Pulcini, Esordienti e Giovanissimi, utilizzando il campetto del parco Pertini e il campo sportivo di Borgo Rivola.

"Fra un anno – afferma l’assessore ai Lavori Pubblici, Maurizio Nati –, giocatori e tifosi avranno a disposizione un campo per il calcio a undici di 100 metri per 54, che potrebbero salire a 56, una volta verificata tale possibilità in opera. Tra il campo e la strada provinciale saranno realizzate le gradinate per un centinaio di spettatori. Ci sarà poi un parcheggio asfaltato con una cinquantina di posti auto, che potrà anche essere utilizzato dai visitatori del Giardino officinale che si trova poca distanza. È previsto inoltre un campo per allenamento con fondo sintetico, di 30 metri per 20, e l’edificio con spogliatoi per squadre e arbitro, servizi e sede dell’Associazione calcio. In un’ottica di risparmio energetico e idrico, saranno collocati sul tetto pannelli termici e fotovoltaici e dalle caditoie sarà convogliata l’acqua piovana in due serbatoi per utilizzarla nell’innaffiamento del terreno di gioco".

A quel punto cosa mancherà per completare l’impianto con il secondo stralcio? "Si tratta – prosegue Nati – di realizzare le torri per l’illuminazione dei due campi da calcio. A tal fine, stiamo valutando strade di finanziamento che, se percorribili, potrebbero permettere di completare il secondo stralcio insieme al primo. O perlomeno a poca distanza di tempo".

Beppe Sangiorgi