"Il problema e l’origine delle inondazioni in pianura nascono in montagna", afferma Maurizio Nati, sindaco di Casola Valsenio, il comune il cui territorio in gran parte collinare e montano ha subito gravi danni per il nubifragio della settimana scorsa. Il maltempo ha sconvolto la regimazione delle acque che si sono riversate incontrollate nei letti dei fiumi, provocando imponenti picchi di piena. "Fino a metà del secondo giorno di pioggia – prosegue Nati – la situazione era ancora affrontabile, poi quando si sono raggiunti circa 400 millimetri, il territorio ha ceduto: fossi chiusi, smottamenti sulle strade e frane ovunque. Fortunatamente hanno retto quasi tutti gli interventi realizzati sulle strade in seguito al disastro dello scorso anno, ma le stesse sono di nuovo impercorribili perché i fossi che erano stati aperti non hanno tenuto, in particolare lungo via Cestina. Rispetto allo scorso anno si sono verificati danni anche in paese a causa dello scoppio del tubo che raccoglie le acque del Rio Peschiera che hanno invaso e percorso la Provinciale che attraversa l’abitato, allagando garage e cantine".
Gli interventi sono stati immediati. "Abbiamo allertato la Prefettura – continua il primo cittadino – che ha inviato immediatamente una Unità di coordinamento e il Gruppo Operativo Speciale dei Vigili del Fuoco, che ha provveduto a una prima pulitura delle strade. Ora nel territorio del Comune sono operative sei o sette squadre di operai che stanno provvedendo alla riapertura delle strade di campagna e al ripristino dei fossi. È una lotta contro il tempo perché è ancora in corso la vendemmia e a giorni inizierà la raccolta dei marroni, ricordando anche che andiamo verso l’inverno". Nel frattempo ci sono provvedimenti che saranno presi a breve.
"Abbiamo già progetti d’intervento pronti, ma stiamo aspettando i finanziamenti per metterli in opera – spiega Nati –. Nei giorni scorsi ci hanno fatto visita il presidente della Provincia Michele de Pascale, la presidente della Regione, Irene Priolo e Elly Schlein, segretaria del Pd, per constatare di persona i danni subiti dal territorio; persone che desidero ringraziare per la vicinanza e l’attenzione dimostrata. Con de Pascale e la Priolo abbiamo valutato come intervenire nel modo più rapido ed efficace per realizzare le opere necessarie a garantire la sicurezza della nostra comunità. Comunque non stiamo con le mani in mano: oltre a proseguire negli interventi che sono nelle nostre possibilità, insieme ai comuni di Riolo Terme e Brisighella intendiamo incontrare i rappresentanti delle categorie agricole per sensibilizzarne la collaborazione ponendo attenzione nella realizzazione dei fossi che raccolgono le acque dei campi ed evitando la lavorazione dei terreni fino al ciglio delle scarpate che sovrastano le strade per evitare smottamenti con interramento dei fossi".
Beppe Sangiorgi