Frane, le ferite aperte aumentano Il vento forte fa cadere alberi Torrenti deviati, situazione critica

Frane, le ferite aperte aumentano  Il vento forte fa cadere alberi  Torrenti deviati, situazione critica

Frane, le ferite aperte aumentano Il vento forte fa cadere alberi Torrenti deviati, situazione critica

La pioggia di ieri ha aggravato in modo drammatico la già gravissima situazione idrogeologica del territorio di Casola Valsenio. Le precipitazioni hanno provocato nuove frane e investito le ferite aperte dalle decine e decine di frane di due settimane fa, rimettendole in movimento o trascinando la fanghiglia che ha reso impraticabili anche quei tratti delle strade comunali percorribili fino a ieri. Nell’alta valle del Senio è caduta più acqua di due settimane fa, così che a Palazzuolo il fiume registrava una piena notevole e più a valle ha esondato sia sotto l’abitato di Casola, travolgendo un laghetto per la pesca sportiva, che a Borgo Rivola, dove ha allagato i campi raggiungendo la provinciale 306. Ad aggravare la situazione nel Casolano ha concorso anche il vento, che ha provocato la caduta di alberi che hanno deviato i corsi d’acqua grandi e piccoli. Impressionante la quantità d’acqua che correva in fossi e rii, come il rio Casola che ha travolto orti e ricoveri di animali e ha minacciato di inondare parte dell’abitato. All’imbocco del tratto tombinato è stata collocata una grata che è stata liberata da uno scavatore che la tiene continuamente sgombra, per evitare l’inondazione di parte del paese.

La situazione si è aggravata nel tardo pomeriggio, quando è aumentata la pioggia provocando ulteriori danni. All’entrata del paese verso Palazzuolo la Provinciale è stata interrotta a causa di uno smottamento che ha rotto un tubo del gas, con pronto intervento dei tecnici di Hera che però non assicuravano la fornitura del gas entro la serata. È aumentato il numero degli sfollati. Finora coloro che avevano abbandonato casa avevano trovato ospitalità da parenti o amici, ma nel pomeriggio di ieri sono entrati i primi sfollati nella palestra Rossini, dove è stato attivato il centro di accoglienza. L’Ufficio tecnico del Comune intanto monitora la situazione e interviene dove si può.

Beppe Sangiorgi