Ravenna, frase antisemita contro il candidato del Pd

Il faentino Roberto Matatia, della nota famiglia di origini ebraiche, ancora nel mirino sul social network Facebook: "Sporgerò denuncia"

Il faentino Roberto Matatia: la sua famiglia ha origini ebraiche

Il faentino Roberto Matatia: la sua famiglia ha origini ebraiche

Ravenna, 31 agosto 2020 - "Roberto Matatia era meglio se la gasavano tutta la sua famiglia... Gente come lei mi fa solo schifo!" e ancora "aspetta che la incontri per strada..". Sono queste le agghiaccianti parole, pubblicate in due commenti a un post sul social network Facebook, nella notte tra sabato e ieri, da un negoziante faentino di mezza età. La frase antisemita con minacce è stata indirizzata a Roberto Matatia, scrittore noto non solo a Faenza dove vive, impegnato a portare nelle scuole il dramma della Shoah subìto dalla propria famiglia all’indomani dell’emanazione delle leggi razziali in Italia quando i suoi furono perseguitati e in parte decimati. Tra l’altro Matatia figura nella lista del Partito democratico a sostegno del candidato sindaco del centrosinistra Massimo Isola alle elezioni amministrative del 20 e 21 settembre. Probabilmente è stato proprio un post scritto dallo stesso Matatia sulla campagna elettorale del candidato sindaco del centrodestra Paolo Cavina a scatenare la rabbia del negoziante. "Su Facebook – spiega Matatia, offeso e amareggiato dopo le ennesime frasi antisemite indirizzate a lui – scherzavo sul fatto che Cavina fa la propria campagna elettorale nei bar e potrebbe pure fare un salto in libreria. La mia era una battuta ironica ma la persona in questione, che non è un fake e anzi io ce l’ho ben presente anche perché in passato mi aveva scritto frasi sugli ebrei e il potere del mondo, si è scatenata. Io ho chiesto di piantarla ma è stata scritta quella frase sulle camere a gas e a quel punto non ho più risposto ma ho fotografato tutto e domani (oggi, ndr) andrò a sporgere denuncia". Non solo, Matatia ha coinvolto l’Ucei (Unione delle comunità ebraiche italiane) che, come ha spiegato il candidato Pd, "mi ha assicurato pieno sostegno" e ha denunciato il fatto su Facebook dove nella giornata di ieri si sono susseguiti i messaggi di vicinanza di tante persone. "Purtroppo – continua Matatia – non è la prima volta che ricevo ingiurie e minacce. Negli anni sono stati diversi gli episodi che mi hanno visto nel mirino, anche per la mia attività di divulgazione della Shoah sia in Italia che all’estero". All’inizio di agosto si è verificato uno spiacevole episodio anche in piena campagna elettorale con Emanuele Visani, 39enne che figura nella lista dei candidati di Fratelli d’Italia, che in un post aveva accusato la famiglia Matatia (proprietaria di una ex pellicceria nei cui locali Isola ha collocato il comitato elettorale) di "dovere parte della sua fortuna anche al commercio con diverse mogli di alti esponenti del partito fascista, tanto che questi signori erano spesso ospiti a villa Mussolini". Al proposito Matatia ricorda che "non ho mai ricevuto nessuna presa di distanza dalle parole da nessun candidato o rappresentante di quella parte politica". Sul post comparso su Facebook tra sabato e ieri, e poi cancellato, è arrivata invece la solidarietà di Cavina che, anche "a nome di tutte le liste che compongono la coalizione da me guidata", in una nota ha parlato di "profondo sdegno nei confronti delle ignobili parole che qualcuno ha usato sui social nei confronti dello stesso Matatia e della sua Famiglia".