Per capire la professionalità messa in campo dal gruppo, basta dare un’occhiata ai dettagli. Vedi il collaudato sistema usato per salire in auto: vettura affiancata al portone di casa e poi uno alla volta dentro, tutti dallo stesso lato. Sì, perché quelli nell’appartamento considerato dagli inquirenti il covo del gruppo - si tratta di un alloggio in via Dradi, zona via Faentina - erano fantasmi. Mai fuori casa, se non durante il ’lavoro’. Mai uno svago, mai nemmeno la spesa. Fantasmi appunto, fino alla notte tra venerdì e sabato quando la polizia li ha bloccati tutti con l’accusa di fare parte di una alquanto efficace batteria di ’topi d’appartamento’. Si tratta di cinque giovani albanesi, tutti portati in carcere con l’accusa di furto aggravato. Quattro di loro sono stati arrestati in quasi flagranza di reato dopo due colpi in altrettante abitazioni di Lavezzola, località nella quale nel week-end era peraltro in corso una sagra paesana con molti residenti fuori casa. Nella lista figurano Ronalto Kurti, detto ’Nalti’, operaio 19enne domiciliato a Russi e inquadrato come autista del gruppo; il 30enne Kastriot Rama, detto ’Tigre’, domiciliato nell’appartamento di via Dradi; il 31enne Klevist Koci, detto ’Visi’; e il 31enne Restjan Leka, detto ’Rreke’. Infine per il 29enne Rigels Prelaj, che era rimasto a guardia dell’alloggio, al rientro dei suoi presunti complici è scattato il fermo. I cinque sono sospettati a vario titolo pure per altri 11 colpi simili (realizzati o solo tentati) messi a segno da fine aprile su tutto il territorio ravennate e in un caso in quello forlivese. Ieri in tarda mattinata gli indagati, difesi dall’avvocato Luca Donelli, davanti al gip Corrado Schiaretti si sono avvalsi della facoltà di non rispondere. Per loro il pm di turno Lucrezia Ciriello ha chiesto, oltre alla convalida dei provvedimenti, la custodia cautelare in carcere. ...
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