Furto al Bosco Baronio Rubate le quote sociali

I ladri hanno divelto la cassaforte "E pensiamo che sia successo mentre eravamo qui, durante una serata di ballo"

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Oltre alle bollette, il furto. Il centro sociale Bosco Baronio nei giorni scorsi si è visto portare via le quote associative versate dai soci: soldi quanto mai utili alla vigilia di un inverno che si prospetta un salasso. "È successo la sera del 16 ottobre, ma noi ce ne siamo accorti solo la mattina successiva – racconta il presidente del centro sociale, Francesco Fucksia – e quel che è peggio è che pensiamo che sia successo mentre eravamo presenti". La sera di domenica 16 ottobre nel centro sociale c’era una serata di ballo, con decine di anziani nel salone grande al piano terra e un’orchestra che suonava. Il furto è invece avvenuto al primo piano, dove ci sono gli uffici. "Alle 23.20 sono salito nel mio ufficio, era tutto a posto. La serata era quasi finita, stavamo chiudendo – racconta Fucksia –. Al primo piano quella sera non sono più tornato, ma sono rimasto ancora per una quarantina di minuti nel centro mentre l’orchestra smontava le proprie cose. A mezzanotte ho inserito l’allarme, che durante la notte non ha mai suonato. La mattina dopo abbiamo trovato il finimondo di sopra: pensiamo che il furto sia avvenuto in quei 40 minuti, tra le 23.20 e mezzanotte". I ladri si sono arrampicati dalla veranda e da lì hanno forzato una finestra della biblioteca. "Hanno divelto la cassaforte – prosegue Fucksia – e portato via una bella cifretta. Avevamo da poco raccolto le quote sociali: la tessera costa 10 euro a testa all’anno. Entro pochi giorni sarei dovuto andare a versare i soldi in banca. Molto probabilmente chi ha agito sapeva cosa avrebbe trovato, anche perché normalmente non ci sono molti soldi nel centro". Fucksia ha sporto denuncia e per fortuna il centro sociale è protetto da assicurazione.

Certo è che l’inverno a venire si preannuncia difficile. "Almeno ora possiamo riprendere a fare tutte le attività pre-Covid: la ginnastica, l’attività motoria. Siamo contenti di tornare a fare la nostra vita – dice Fucksia, cercando di non perdere l’ottimismo –. Certo è che le bollette spaventano. A luglio abbiamo pagato 4.300 euro di luce, ad agosto credevo di avere risparmiato ma siamo arrivati a 4.500, pur consumando meno. A settembre sono stati quasi 3000 euro. Ora cerchiamo di tenere acceso solo l’indispensabile. E poi vedremo come va".

sa.ser