Ravenna, tenta il furto poi tira fuori la pistola: paura da Zara

È successo mercoledì pomeriggio in via Cavour. L’uomo, un 30enne di origine senegalese, in realtà aveva una scacciacani

Il punto vendita Zara di via Cavour a Ravenna

Il punto vendita Zara di via Cavour a Ravenna

Ravenna, 7 ottobre 2022 - Sembrava un cliente come un altro Papa Birame Ndiaye, trentenne di origine senegalese regolare e domiciliato in provincia di Ravenna, attualmente disoccupato, quando è entrato nel punto vendita Zara di via Cavour, in pieno centro a Ravenna. Erano circa le 14 di mercoledì quando l’uomo si è infilato in un camerino e vi è rimasto per alcuni minuti, tanto da fare insospettire il personale del punto vendita, che, una volta uscito, lo ha invitato a recarsi alle casse. Il trentenne a quel punto, tirando fuori gli oggetti che nascondeva, un profumo e un cappellino del valore di 30 euro da cui aveva tolto i sigilli antitaccheggio, ha però tirato fuori anche quella che sembrava essere una pistola e in realtà è risultata essere una scacciacani senza tappo rosso. Subito nel negozio si è scatenato il panico, tanto che è stata allertata la polizia che è arrivata poco dopo sul posto con una Volante, e ha arrestato il trentenne per tentata rapina aggravata dall’uso di un’arma.

Ndiaye , difeso d’ufficio dall’avvocato Paolo Giorgi, ieri mattina si è presentato in tribunale a Ravenna davanti al giudice Janos Barlotti (pm Stefano Stargiotti) per l’udienza di convalida. Il trentenne ha raccontato che quello che ha tirato fuori insieme alla refurtiva era in realtà un accendino a forma di pistola che è stato scambiato per un’arma. Il pm Stargiotti ha chiesto il divieto di dimora in provincia di Ravenna, mentre la difesa l’obbligo di firma. Il giudice ha accolto la richiesta della difesa e ha rimesso in libertà Ndiaye, dopo aver convalidato l’arresto.

Ora il trentenne dovrà presentarsi nel comando dei carabinieri vicino al luogo di dimora per l’obbligo di firma, in attesa dell’udienza del processo che deve ancora essere fissata.