Gabriele Muccino, alimenti mancati al figlio. Appello del pm contro l'assoluzione

Il regista era stato assolto a Ravenna per "particolare tenuità del fatto"

Elena Majoni e Gabriele Muccino in aula (foto Corelli)

Elena Majoni e Gabriele Muccino in aula (foto Corelli)

Ravenna, 12 febbraio 2019 - Il procedimento era partito dopo la querela fatta nel 2014 dall'ex moglie di Gabriele Muccino (i due sono separati da quattro anni), la violinista ravennate d'adozione Elena Majoni, che si era anche costituita parte civile nel processo.

Elena Majoni in tv (LaPresse)
Elena Majoni in tv (LaPresse)

La Procura di Ravenna ha fatto appello contro l'assoluzione del regista, imputato per essere stato parzialmente inadempiente all'obbligo di pagare gli alimenti per il mantenimento del figlio 14enne.  I due ex coniugi hanno trovato un accordo e davanti al Tribunale, Majoni aveva ritirato la querela, revocando anche la costituzione di parte civile. Dopo la discussione la Procura aveva chiesto comunque la condanna per il regista, ma il giudice ha deciso diversamente, assolvendo Muccino con la formula della non punibilità per la particolare tenuità del fatto.

Secondo il giudice monocratico Roberta Bailetti il comportamento dell'imputato, contestato tra 2013 e 2017, fu occasionale e Muccino, ricorda nella sentenza di assoluzione, ha versato gli arretrati e da allora non sono stati più segnalati problemi. Ma la sentenza è stata impugnata dalla Procura e ora ci sarà il processo di secondo grado davanti alla Corte di appello di Bologna.