Gas, denunce dopo il crac: "Illeciti interni"

Depositate in tribunale le domande di concordato per il consorzio Cura e la controllata Gas&Power. "La crisi non c’entra"

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Venerdì scorso sono state depositate in tribunale le domande preventive di concordato per il Consorzio Utilities Ravenna (Cura) e per la controllata Gas&Power. Fin dalla sua nascita, nel 2000, il Consorzio si è occupato di approvvigionamento e gestione di energia elettrica e di gas naturale per le imprese consorziate. Come spiega il sito aziendale, "accanto ai servizi dedicati a soci e consorzi partner, oggi Cura gestisce l’approvvigionamento e il trading delle commodities per tutto il Gruppo, per i soci e i Consorzi partner". La vicenda ha un altro risvolto: "Abbiamo presentato denuncia alla Procura della Repubblica, perché riteniamo sia stato commesso un illecito al nostro interno. La crisi nella quale siamo venuti a trovarci non è da addebitare soltanto alle tensioni finanziarie legate al prezzo del gas" dice Tullio Bosi, presidente del Cura fin dalla sua nascita. Gas che è cresciuto del 400% dal 2020 a oggi".

I clienti coinvolti nella sospensione diretta di energia elettrica e gas sarebbero decine di migliaia: "Il Cura ne ha 90, mentre Gas&Power, con 150.000 punti serviti, ha circa 30mila clienti sul territorio nazionale. Sono fasi complesse quelle che viviamo da qualche tempo, stiamo facendo tutti i conteggi". Stessa cosa anche per quanto riguarda le perdite di Gas&Power che sembrano avvicinarsi a 60milioni di euro. E i clienti? Molti sono ravennati, aziende grandi e piccole, professionisti, servizi. Chi aveva accordi per la fornitura di energia elettrica e gas a certi prezzi, ora deve far fronte a nuovi contratti molto più onerosi. Ci sono casi di medie aziende che si trovano ad affrontare spese non preventivate per almeno 1,52 milioni di euro. Tra i clienti ravennati, c’è chi ha accettato la proposta del Cura di avvalersi di un nuovo fornitore proposto dal consorzio stesso, chi è attualmente in ‘regime di salvaguardia’ con Enel (per l’Emilia Romagna) che rifornisce di energia elettrica le aziende in attesa che entrino in un nuovo consorzio, e chi ha già optato per altri fornitori. Il Consorzio Utilities Ravenna si è costituito nella sede dell’Associazione degli Industriali della provincia di Ravenna, il 21 Aprile 2000. "Dopo la liberalizzazione del mercato dell’energia – dichiara oggi Confindustria Romagna - 21 anni fa, l’allora Confindustria Ravenna fu promotrice del CuRA, per aiutare le imprese a individuare le soluzioni energetiche più vantaggiose, ma dal 2010 la società si è aperta al mercato e da allora cammina sulle proprie gambe, nella completa autonomia organizzativa e gestionale. Peraltro, tra le aziende consorziate ci sono molte importanti imprese associate del territorio ravennate: questo induce Confindustria Romagna a seguire con la massima attenzione la vicenda, ancor più in un momento delicatissimo per l’approvvigionamento energetico".

Lorenzo Tazzari