Bizzuno di Lugo, il gattino Yoghi 'impallinato' e salvo per miracolo

Sottoposto a un delicato intervento, il micio si sta riprendendo, anche se, come ha spiegato il veterinario ha rischiato veramente di non farcela

Il gattino Yoghi impallinato (Scardovi)

Il gattino Yoghi impallinato (Scardovi)

Bizzuno di Lugo (Ravenna), 11 ottobre 2017 - ‘Yoghi’ è un simpatico micio di poco più di un anno di età (FOTO) di proprietà di un nostro gioave lettore che risiede a Bizzuno di Lugo. Alcuni giorni fa è stato raggiunto da una ‘rosa’ di pallini. Colpo sparato da un cacciatore da una distanza di non più di 50 metri dall’abitazione del suo ‘padrone’, situata in via Tomba.
 
Sottoposto ad un delicato intervento, il micio si sta riprendendo, anche se, come ha spiegato il veterinario che lo preso in cura sottoponendolo ad un delicato intervento, ha corso seriamente il rischio di non farcela. “Non sono contro la caccia – osserva il proprietario – e la considero una passione come tante altre, rispettandola. Tuttavia la statistica vuole che una buona parte di ‘appassionati’ vada purtroppo oltre le regole, sfociando nel fanatismo. E’ chiaro che, finchè si è ‘fanatici’ di jogging o di scacchi è un conto, ma con le armi non è ammissibile”.
 
L’episodio è avvenuto all’alba. “Mio padre – racconta il lettore – si era da poco svegliato e stava facendo colazione, quando un fortissimo sparo l’ha fatto sobbalzare sulla sedia. Non essendo la prima volta che si verifica, ha subito realizzato che con tutta probabilità era stato provocato da un cacciatore che evidentemente si trovava molto vicino alla nostra abitazione. Nonostante fosse stato centrato da parte della ‘rosa’, ‘Yoghi’ è riuscito a percorrere, a stento, alcuni decine di metri e ad entrare in casa.
 
Aveva tre pallini conficcati nel ventre, con perforazione di fegato, stomaco, milza e piccolo intestino”. Il proprietario sembra non avere dubbi: “Non credo proprio che si sia trattato di un episodio accidentale. Secondo me quel cacciatore, salvo che non abbia gravi problemi alla vista, non può aver scambiato un gatto bianco e nero ad esempio per un fagiano. Deduco quindi che gli abbia sparato intenzionalmente”. Dopo essere stato operato presso l’ambulatorio veterinario ‘Sant’Andrea’ di via Quarantola, ‘Yoghi’ si sta lentamente riprendendo. E’ ancora provato, ma dovrebbe farcela. Il proprietario, che assieme al fratello ha sporto denuncia contro ignoti ai carabinieri, ci tiene a ribadire di non avercela con i cacciatori e di non voler al contempo essere tacciato per una sorta di animalista incallito: “Il punto non verte sull’animalismo o sugli affetti.
 
Qui si parla di sicurezza personale. L’episodio occorso a Yoghi è stata la classica goccia che ha fatto traboccare il vaso. Questa volta è toccato purtroppo al gatto, la prossima volta toccherà al cane e poi i pallini se li piglierà il primo che si trova nel giardino di casa propria”. Infine una constatazione: “Nel periodo di apertura dell’esercizio venatorio ci sono diverse persone che si definiscono ‘appassionate’ di caccia le quali, per recarsi nei campi, passano a piedi di fianco a casa nostra coi fucili carichi, senza quindi rispettare la legge. Più volte se la sono ‘cavata’ con un urlo o un insulto. L’articolo 21 della Legge n. 157 dell’ 11 febbraio 1992 sulla caccia ‘parla’ chiaro, ma ci sono persone che non la rispettano affatto”. Ora i carabinieri informeranno dell’accaduto la Polizia Provinciale affinchè provveda ad effettuare, nella zona in questione, controlli più frequenti.