"Gazze, lepri e nutrie: è allarme Per la sete assaltano la frutta"

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Il perdurare della siccità, in questa estate torrida, sta provocando danni ingenti causati dalla fauna e segnalati dai coltivatori di frutta estiva. In Bassa Romagna i produttori lanciano l’allarme perché si trovano a dover fare i conti con pesanti perdite produttive, causate dagli assalti di gazze, lepri e nutrie. "Questi danni – spiega Gianfranco Rambelli, imprenditore agricolo di Bagnacavallo – sono una delle conseguenze della siccità. Quest’anno volatili e animali hanno più sete e quindi cercano di dissetarsi con ciò che trovano. Cocomeraie e frutteti ne fanno le spese e succede spesso che anche le gazze beccano più frutti in cerca di sostegno contro sete e caldo". "Già durante la semina in primavera – afferma Domenico Antonellini, ortofrutticoltore bagnacavallese – abbiamo notato un incremento della presenza dei corvidi. È stata dura ma abbiamo difeso le coltivazioni orticole, purtroppo poco o nulla possiamo fare oggi contro gli assalti di lepri e nutrie che ogni giorno divorano i nostri cocomeri". Il problema sta divenendo ogni giorno più serio e meglio non va ai produttori di frutta come prugne e pesche, impegnati a difendere i frutti in maturazione da gazze, cornacchie e picchi. "Il problema dei danni causati dai picchi – rileva Gian Paolo Donati del Consorzio Agrario di Cotignola – si sta aggravando. Questi volatili, spinti dalla sete, perforano i tubi in plastica degli impianti di irrigazione, oltre a danneggiare la frutta rendendola invendibile". "Coldiretti Ravenna – denuncia il direttore Assuero Zampini – ha avviato un monitoraggio dei danni tra gli associati delle zone interessate dalla proliferazione della fauna al fine di avviare l’iter per segnalare i danni che, nonostante puntuali verifiche e regolari domande, faticano a essere poi risarciti in maniera soddisfacente".

Daniele Filippi