Gelate tardive a Ravenna, minime tra i - 3 e i - 4 gradi: accesi falò per limitare i danni

Gravi problemi per albicocchi, prugni, ciliegi e peschi. I roghi riscaldano l’aria intorno alle piante. Ecco le località più fredde

Falò, questa mattina all'alba, per tentare di limitare i danni alle colture (Scardovi)

Falò, questa mattina all'alba, per tentare di limitare i danni alle colture (Scardovi)

Bassa Romagna (Ravenna), 6 aprile 2023. Le temute e previste gelate tardive sono purtroppo arrivate anche in diverse aree della provincia di Ravenna, arrecando gravi danni a varie colture, in particolare ad albicocchi, prugni, ciliegi e peschi.

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“In effetti – osserva il tecnico meteorologo Roberto Ghiselli – poco dopo l’alba di oggi, complice assenza di vento e cielo completamente sgombro da nubi, la colonnina di mercurio, se si esclude il litorale, è scesa sotto lo zero. La località più fredda è stata San Cassiano sul Lamone con meno 4.1 gradi, seguita da San Biagio di Faenza con meno 4°, Conselice con meno 3.8°, Voltana con meno 3.6°, Lavezzola con meno 3.4° e San Bernardino di Lugo con meno 3.2°”.

Anche la notte scorsa, come avvenne un anno fa più meno in questo periodo, diversi agricoltori hanno provato a limitare i danni accendendo falò nei pressi dei frutteti, nella speranza di riscaldare l’aria circostante e quindi di salvare almeno parte del raccolto.