Gioco d’azzardo, spesso si inizia pensando che sia un divertimento

Abbiamo notato che in molte delle vittime il carattere col tempo cambia, diventando più aggressivo.

Gioco d’azzardo, spesso si inizia  pensando che sia un divertimento

Gioco d’azzardo, spesso si inizia pensando che sia un divertimento

Quest’anno abbiamo seguito con la scuola un progetto sulla legalità del gioco d’azzardo, organizzato dall’associazione Pereira. Durante gli incontri con gli operatori abbiamo avuto l’opportunità di riflettere su argomenti che avevamo sottovalutato. In primo luogo ci siamo rese conto della differenza tra gioco e gioco d’azzardo che la lingua inglese definisce bene, al contrario dell’italiano. In inglese “giocare” si dice “to play” e invece “giocare d’azzardo” si dice “to gamble”. Le vere attività ludiche sono i classici giochi di società come le carte, gli scacchi o la tombola; quando però giocare a certi giochi diventa una dipendenza viene considerata una patologia. Gli operatori ci hanno anche parlato di quanto siano ingannevoli le pubblicità che convincono le persone a giocare mostrando loro quanto sia facile vincere e guadagnare in poco tempo. Nonostante a fine spot pubblicitario siano elencati i rischi e le conseguenze della ludopatia, tutto ciò è spiegato molto velocemente e considerato di minore importanza e, quindi, ignorato.

In secondo luogo, abbiamo avuto l’occasione di ascoltare alcune testimonianze che ci hanno fatto riflettere. Molte volte si pensa che uno dei motivi principali di quando una persona inizia a giocare sia il bisogno economico ma questo non è sempre vero. La maggior parte delle volte si inizia a giocare pensando che sia un divertimento e un passatempo come altri, e non subito ci si accorge di esserne dipendenti; ed è proprio per questo che il gioco d’azzardo non dovrebbe essere considerato solo un gioco innocuo. Tutti siamo soggetti al rischio della dipendenza dal gioco, come di qualunque altra cosa, e non necessariamente solo chi ha l’esigenza di soldi.

In molte delle “vittime” della ludopatia si riscontra un cambiamento caratteriale che può rendere più aggressivi ma, visto che a livello fisico non ci sono cambiamenti, è complicato per chi vive vicino a queste persone capire cosa stia succedendo loro; soprattutto perché essi, molto spesso, se ne vergognano e lo tengono in segreto. Purtroppo è assai difficile uscirne da soli; infatti è quasi inevitabile chiedere aiuto ad

associazioni o a persone care.

Vi abbiamo voluto parlare di questo progetto perché abbiamo scoperto i rischi nascosti e le conseguenze di questi “giochi” senza controllo, soprattutto perché disponibili anche online dove chiunque potrebbe affermare di essere maggiorenne pur non essendolo. E’ dunque per voi questo solo un gioco?

Ilaria Bovo, Nicole Martelli, Giulia Tabac, classe 2^F

Scuola media ‘Silvio Pellico’

di Voltana