Giovane arrestato con un etto di cocaina

A Massa Lombarda i carabinieri hanno colto sul fatto un 38enne di origine tunisina che aveva gettato la droga nel cortile delle suore

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I carabinieri sono intervenuti per una lite in strada tra un uomo e una donna. E se ne sono andati con 102 grammi di cocaina e un bilancino di precisione appena lanciati da una finestra. Una notte movimentata quella tra venerdì e ieri in viale Zaganelli a Massa Lombarda al termine della quale Maher Chebbi, 38enne di origine tunisina dipendente di una cooperativa sociale, è stato arrestato dai militari del Radiomobile di Lugo per detenzione di droga ai fini di spaccio.

L’allarme è scattato verso le 3.30 quando alla centrale operativa alcuni residenti hanno segnalato un veemente alterco in atto. Ma quando la pattuglia si è avvicinata, una donna di origine nordafricana è stata notata correre verso un appartamento e urlare in lingua araba alcune frasi tra cui la parola ’ carabinieri’. I militari hanno allora intuito che i presenti stessero apparecchiando una manovra elusiva: e allora un vicebrigadiere è andato sul retro dell’edificio a dare una occhiata: giusto in tempo per assistere al lancio da una finestraal primo piano da parte del 38enne, identificato in volto, di un involucro e di un altro oggetto verso il cortile dello stabile adiacente, la comunità ’Maria Immacolata’ retta dalle suore ’Figlie di San Francesco di Sales’.

A quel punto i carabinieri hanno identificato sia la donna che il 38enne e hanno sequestrato il materiale lanciato: ovvero una bilancina e un involucro con la sostanza che al narcotest si è rivelata essere cocaina. In casa nella successiva perquisizione non è stato trovato altro materiale di interesse probatorio.

L’uomo, come disposto dal pm di turno Monica Gargiulo, è stato dichiarato in arresto e portato in caserma. Giusto il tempo di compilare gli atti che in tarda mattinata è stato accompagnato in tribunale davanti al giudice Cristiano Coiro e il viceprocuratore onorario Annalisa Folli. Il 38enne, difeso dall’avvocato Nicola Casadio (ieri sostituito in udienza dal collega Laerte Cenni), si è avvalso della facoltà di non rispondere.

Il giudice, dopo avere convalidato l’arresto, ha disposto la custodia cautelare in carcere, così come chiesto dalla procura, in attesa del processo fissato per metà settembre. Diverse le circostanze che hanno spinto verso l’applicazione di tale misura. A partire dal significativo quantitativo di sostanza dalla quale - ha rilevato il giudice - l’uomo ha tentativo di disfarsi: un quantitativo del tutto incompatibile con una ipotesi di uso personale. E poi c’è il rinvenimento del bilancino di precisione: l’uomo ha cioè dimostrato abilità criminale e particolare scaltrezza che - ha proseguito il giudice - delineano in modo attuale e concreto il pericolo di reiterazione del reato. A pesare sono stati anche i precedenti penali specifici in materia di stupefacenti due dei quali relativi a ipotesi di non lieve entità. Tanto che all’esito del cumulo pene, si ha un totale di 7 anni 4 mesi e 12 giorni di reclusione e 33 mila euro multa. Da ultimo c’è che la cocaina è notoriamente molto redditizia a seguito ulteriori cessioni: insomma in caso di condanna, si ritiene che non possa essere concessa la sospensione condizionale della pena.