Giovani senza mascherina, multe a raffica

Giro di vite della Polizia locale in vista della stretta che scatterà da oggi. Assembramenti e verbali alla Darsena e in piazza Kennedy

Controlli degli agenti della Polizia

Controlli degli agenti della Polizia locale in centro a Ravenna (repertorio)

Nuovo lock down, seppure parziale, nuova stretta e giro di vite sui controlli. Ieri la polizia municipale ha staccato le prime multe dell’era ’terza ondata’. E non solo in caso di assembramenti, ma anche per chi si trovava in un luogo pubblico senza mascherina, laddove non era possibile garantire il distanziamento personale. Verbali da 400 euro, che diventano 280 se pagati entro cinque giorni, sono stati rimediati in piazza Kennedy da una 22enne di Bologna e da un 23enne lughese, cui non è bastato giustificare il fatto che stesse "mangiando e bevendo". Una 23enne ravennate è stata sanzionata per lo stesso motivo in piazza San Francesco. Mentre in via Carducci è stata la madre di un 17enne a rispondere del fatto che il figlio non stesse indossando la mascherina

Nel pomeriggio, sempre alla polizia locale, è giunta la segnalazione di un assembramento, con mancato uso delle mascherine, in zona Darsena, meta abituale per passeggiate e raduni di giovani. Gli agenti, visionando i filmati delle telecamere, hanno notato la presenza di almeno due gruppi, ciascuno composto da numerosi ragazzi. Sul posto sono state inviate quattro pattuglie per gli accertamenti del caso. In serata era ancora in corso la verbalizzazione di due ragazzi trovati sprovvisti di mascherina e che per questo saranno sanzionati. Sono stati inoltre identificati i componenti dei due gruppi principali, sul cui conto saranno svolti ulteriori accertamenti. Intanto da oggi le regole subiscono un ulteriore irrigidimento. A prescindere dall’uso della mascherina, sempre obbligatorio con alcune eccezioni, non sarà più consentito passeggiare o sostare per le vie del centro, laddove la camminata non sia finalizzata a fare acquisti nei negozi, che sono aperti. In teoria il cittadino deve dotarsi di autocertificazione per motivare lo spostamento, in assenza della quale il pubblico ufficiale può compiere accertamenti per verificare se la motivazione dichiarata a voce dello spostamento sia o meno veritiera e lecita. Per quanto riguarda l’attività fisica, sarà adottato questo criterio. Sarà distinta l’attività motoria da quella sportiva: la prima – la classica passeggiata – sarà consentita vicino a casa e con mascherina indossata. La seconda – inclusi corsa e ciclismo – è consentita nel territorio comunale e senza mascherina, con distanza di due metri tra le persone. In linea di massima è consentito allontanarsi da casa per correre o in bici, non lo è spostarsi con l’auto per raggiungere un altro luogo da cui cominciare l’attività sportiva. Esempio: raggiungere da Ravenna la pineta o la spiaggia non sarà possibile.

Lorenzo Priviato