Gli evacuati: "Non sappiamo cosa è successo alla nostra casa"

Gli evacuati: "Non sappiamo cosa è successo alla nostra casa"

Gli evacuati: "Non sappiamo cosa è successo alla nostra casa"

Gli hub allestiti dal Comune continuano a essere punto di riferimento e accoglienza di tutti coloro che in questi giorni sono costretti a lasciare la loro casa per l’emergenza. C’è chi rimane a dormire, chi qualche ora, il tempo necessario per trovare ospitalità da amici e parenti. Ieri una turista tedesca che doveva venire a Ravenna e ovviamente ha rinunciato, ha deciso di regalare il suo soggiorno nel B&B Antica Loggetta, a chi è evacuato.

Così, una coppia con un bimbo piccolo appena arrivata al centro di accoglienza dell’Itis, si è trasferita lì. "Me lo ha comunicato la protezione civile – racconta la titolare della struttura Lorena Lavezzo – e mi ha fatto piacere. Quando sono arrivati gli ho detto di scegliere la sistemazione che preferivano e di stare tranquilli se avevano bisogno di qualche giorno in più. Ho ricevuto diverse disdette e, anzi, se ce n’è bisogno, ho un’altra stanza libera e la metto a disposizione".

Le dimostrazioni di solidarietà sono numerose, come quella che arriva dal presidente del consiglio comunale di Cremona, Paolo Carletti. "Mi ha contattato – spiega Massimo Cameliani, presidente del consiglio comunale di Ravenna – e mi ha detto che destineranno i gettoni del prossimo consiglio comunale agli alluvionati di Ravenna". Nell’hub dell’Itis ieri mattina sono arrivati, da Fornace Zarattini, Claudio Vinci (nella foto col figlio Walter) e la sua famiglia. "Quando l’acqua è arrivata nei garage – spiega – abbiamo deciso di andare via. La notte non ho dormito e alle 4.30 quando ho visto che in strada c’erano almeno 30 centimetri d’acqua, ho svegliato tutti e siamo scesi in strada". Vivono in un condominio e lì hanno trovato gli altri condomini. "Abbiamo chiamato la protezione civile – racconta Vinci insieme al figlio Walter – e con le buste di plastica ai piedi siamo andati incontro alla Finanza che ci ha portato fino ai pullman. Siamo preoccupati per i miei che sono rimasti a Fornace, anche se sono in alto, e per la nostra casa. Sappiamo che l’acqua è salita, ma solo al ritorno scopriremo cosa è successo". Ieri in serata nel centro di accoglienza del Pala Costa erano presenti una cinquantina di persone, a Classis 55, all’Itis, dove è stata allestita per precauzione anche la palestra del Morigia, 70 e a San Pietro in Campiano circa 40.

a.cor.