DAMIANO VENTURA
Cronaca

Gli sbandieratori al Gran Premio di Imola

Domani la delegazione manfreda composta da 60 alfieri bandieranti e musici colorerà l’autodromo.

Domani la delegazione manfreda composta da 60 alfieri bandieranti e musici colorerà l’autodromo.

Domani la delegazione manfreda composta da 60 alfieri bandieranti e musici colorerà l’autodromo.

Il Gran Premio di Formula Uno di Imola si tinge con i colori dei cinque rioni faentini. Tra le monoposto da competizione ci sarà infatti anche un po’ di Niballo domani sul rettilineo dell’autodromo Enzo e Dino Ferrari. Ad anticipare l’inizio della gara sarà, come da tradizione, l’inno di Mameli quest’anno cantato da sei tenori selezionati dalla fondazione Pavarotti. Ma prima dell’inno nazionale gli occhi del mondo del motorsport e dei numerosi appassionati che seguiranno la gara da casa, saranno tutti per la delegazione manfreda composta da sessanta alfieri bandieranti e musici i quali animeranno la coreografia inaugurale del Gp dell’Emilia Romagna e del Made in Italy. Una coreografia che è stata appositamente studiata e realizzata dal tecnico Christian Bandini e dai rappresentanti dei rioni Rosso, Verde, Nero, Giallo e Borgo Durbecco.

Nei giorni scorsi proprio all’interno del circuito la numerosa delegazione faentina ha avuto modo di cimentarsi nelle ultime prove dell’esibizione che coniuga passaggi altamente spettacolari. Oltre ai vessilli dei cinque rioni del Palio di Faenza, volteggeranno nel cielo del circuito in riva al Santerno anche venti bandiere delle nazionalità dei venti piloti in gara. Per gli sbandieratori faentini non si tratta della prima trasferta di rilievo in un contesto internazionale. Già a novembre del 2022 infatti una delegazione composta da 19 atleti faentini si esibì a Doha in Qatar in occasione della cerimonia di apertura dei mondiali di calcio. Non più tardi di qualche settimana fa inoltre, un’altra delegazione sempre di sbandieratori del Niballo si è esibita proprio all’autodromo di Imola in occasione della 6 ore del Fia Wec World Endurance Championship.

D’altronde sono state davvero numerose le iniziative e i contesti che hanno visto coinvolti gli alfieri bandieranti del Palio di Faenza in giro per il mondo e anche in Italia nel corso degli ultimi sessant’anni: lo scorso anno lo storico passaggio del Tour de France fu accolto dalla presenza degli sbandieratori locali. La prima trasferta internazionale risale al 1962 quando le bandiere dei cinque rioni sventolarono in Olanda. Dal 2020 inoltre, anno di ritorno del circus della F1 a Imola, sbandieratori e musici di Faenza, e anche di Lugo, hanno avuto modo di essere presenti praticamente ogni anno in pista o in centro storico.

Gli sbandieratori faentini raccolgono una tradizione in uso in epoca medievale e tramandata nei secoli, che vedevano le bandiere quali strumenti di uso militare utilizzati per aggregare, segnalare o indicare i movimenti alle truppe. La "scuola" faentina nel gioco della bandiera è riconosciuta e apprezzata in tutta Italia. Gli Alfieri del Niballo hanno conquistato numerosi titoli italiani Fisb e se a giugno in piazza del Popolo i cinque rioni concorrono tra loro, una solida tradizione vuole che fuori dalle mura cittadine gli sbandieratori e i musici faentini si muovano insieme.

Gabriele GaraviniDamiano Ventura