Gli stracci, simbolo della povertà

In passato credo che non ci fosse marito che, uscendo per un’occasione importante, riuscisse a sfuggire al controllo della moglie per una revisione. E di fronte alle rimostranze del marito la risposta era sempre quella: "S’ten se a pòst la zénta la gvêrda me" (Se non sei a posto la gente guarda me). Infatti chi, normalmente trasandato, si presentava agli amici in ghingheri veniva accolto con: "Se u ngnera la tu dóna a cavê-t dai strëz…" (Se non c’era tua moglie a toglierti dagli stracci…). "Finì t i strëz" (Finire fra gli stracci) significa finire in miseria. Lo conferma il detto "L’è sèmpar i strëz ch’va pr’êria" (Sono sempre gli stracci che vanno in aria), per dire che sono sempre i poveri che ci rimettono.