Gnl gas, deposito da 12mila camion l’anno a Ravenna

Inaugurata la struttura: ha una capacità di stoccaggio di 20mila metri cubi di gnl. "La transizione ecologica parte da qui". Alla costruzione dell’impianto hanno lavorato cinquanta imprese per 28 mesi occup ando oltre 200 operai e 80 ingegneri

Da ieri è operativo il primo deposito portuale nazionale di gas naturale liquefatto

Da ieri è operativo il primo deposito portuale nazionale di gas naturale liquefatto

Ravenna, 27 ottobre 2021 - Cento milioni di euro investiti, una capacità di stoccaggio di 20.000 metri cubi di Gnl e una capacità di movimentazione annua di oltre 1 milione di metri cubi di gas liquido, rendendo disponibile il gas naturale liquefatto per l’alimentazione, a pieno regime, di almeno 12 mila camion e fino a 48 traghetti all’anno. Da ieri è ufficialmente operativo il primo deposito portuale nazionale di gas naturale liquefatto. A realizzarlo in sinistra canale Candiano, tra centrale Enel e Bunge, è la società Depositi italiani gnl, Dig, (partecipata al 51% dalla ravennate Pir, al 30% da Edison e al 19% dalla spagnola Scale Gas, controllata da Enagás).

Il Gnl, rispetto ai combustibili tradizionali, è in grado di eliminare totalmente le emissioni di ossido di zolfo (Sox) e di polveri sottili (Pm), l’80-90% delle emissioni di ossido di azoto (Nox) e di abbattere di circa il 20 % quelle di anidride carbonica (Co2). Non a caso l’amministratore delegato di Dig, Alessandro Gentile, ha concluso il suo intervento prima del taglio del nastro, affermando che "la transizione ecologica parte oggi da Ravenna". Il progetto rientra nell’impegno dell’Italia di coprire con il Gnl il 50% del consumo marittimo e il 30% di quello stradale entro il 2030, creando una rete di infrastrutture di approvvigionamento lungo il corridoio trans-europeo di trasporto. Ravenna è il primo porto italiano a dotarsi di un deposito per il Gnl. I primi tir si riforniranno di Gnl da fine mese, successivamente il servizio interesserà anche traghetti e navi. Alla costruzione dell’impianto hanno lavorato cinquanta imprese (per buona parte ravennati) per 28 mesi, occupando 200 operai e 80 ingegneri. L’investimento è di 100 milioni di euro più altri 10 per l’approntamento della banchina dove attracca la metaniera Knudsen Ravenna, che a sua volta si rifornisce a Barcellona grazie all’accordo con Scale Gas. I soli 18 mesi impiegati per l’iter burocratico sono stati il valore aggiunto dell’investimento: "È stato merito di un importante lavoro di squadra – sottolinea il sindaco Michele de Pascale – tra Comune, Regione, Adsp, Vigili del fuoco e di tanti altri uffici che hanno operato con scrupolosità e alta efficienza. Ravenna si candida a essere all’avanguardia nei processi autorizzativi ed essere così attrattiva per gli investitori internazionali". Concetto caro al presidente della Regione, Stefano Bonaccini: "Per questa città – dice il governatore dell’Emilia Romagna – è un momento molto favorevole. L’approfondimento dei fondali, il nuovo terminal crociere con Royal Caribbean e ora il deposito di Gnl, fanno di Ravenna un luogo dove investire e creare occupazione". «Siamo molto soddisfatti – conclude Guido Ottolenghi, amministratore delegato del Gruppo Pir – di aver raggiunto questo ambizioso traguardo nella realizzazione della prima infrastruttura strategica di Gnl in Italia e particolarmente nel porto di Ravenna, che è la base storica del nostro Gruppo, e di aver intrapreso questa avventura economica con partner importanti come Edison e Scale Gas Solutions del Gruppo Enagás. Il deposito rappresenta il primo passo concreto nella direzione della transizione energetica del Paese".