Lady Aziza all'asta, la nave della morte vale 300mila euro

Scontro tra mercantili, urtò la Gokbel che affondò

Lo scafo danneggiato della Lady Aziza (foto Zani)

Lo scafo danneggiato della Lady Aziza (foto Zani)

Ravenna, 21 luglio 2016 - Davanti al giudice Alessandra Medi si è svolta ieri la prima udienza del procedimento cautelare per la vendita del mercantile Lady Aziza, battente bandiera del Belize: è la nave che il 28 dicembre 2014 urtò il mercantile Gokbel, causandone l’affondamento di fronte al porto di Ravenna. Nella collisione morirono sei marinai turchi. In seguito al procedimento, promosso da Mapfre Genel Sigorta, compagnia assicuratrice del carico trasportato a bordo del mercantile battente bandiera turca ed andato perduto, la nave dovrà essere sottoposta a valutazione da parte di un consulente tecnico, che sarà nominato in corso di causa. Il giudice quindi disporrà sulla vendita, salvaguardando i diritti dei creditori sequestranti, tra cui Omer Cetinkaya Denizcilik, società armatrice della Gokbel, difesa dagli avvocati Maurizio Mauro e Mariarita Calderoni. Dalla vendita della Lady Aziza non si dovrebbero ricavare grandi cifre: al massimo tra i 200 e i 300 mila euro, in considerazione della flessione del mercato e dell’inevitabile deterioramento della nave, immobile da quasi due anni. Per ora il mercantile resterà sottoposto al vincolo di sequestro conservativo in attesa della conclusione delle cause di risarcimento avviate contro Kmf Shipping, armatrice della nave ormeggiata ormai in evidente stato di abbandono nella Darsena di città.

Nel gennaio di quest’anno, la Procura ha notificato un avviso di conclusione indagine per naufragio colposo e omicidio plurimo colposo ai legali del comandante siriano della Lady Aziza. Secondo la ricostruzione dell’incidente la nave, mentre si allontanava dal porto in condizioni di mare molto mosso e di scarsa visibilità sia per una fitta nevicata in corso che per vari banchi di nebbia, andò a collidere contro la Gokbel che si inabissò in poche ore. L’inchiesta, coordinata dai Pm Alessandro Mancini e Stefano Stargiotti, ha appurato che la Lady Aziza con la prua andò a sbattere contro la murata di sinistra della Gokbel, che stava invece procedendo verso l’interno del porto commerciale, creandole una falla che la fece inabissare. Per i Pm ci fu un concorso di colpa, per inadeguata vigilanza, con il comandante turco, morto in mare assieme ad altri cinque uomini del suo equipaggio (un corpo è ancora disperso), mentre altri cinque furono salvati.

Dal punto di vista penale, resta ancora da vagliare la querela per omissione di soccorso che i familiari di uno dei marittimi morti depositarono a suo tempo contro il comandante siriano.

lo. tazz.