"Gran Premio, Faenza sempre più coinvolta"

L’assessora al turismo Federica Rosetti: "Vediamo un coinvolgimento sempre maggiore su questo fronte". E sul Palio: "Si può promuovere in chiave turistica"

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di Damiano Ventura

Sarà un’estate ricca di eventi per Faenza. Parola dell’assessore al Turismo del comune di Faenza, Federica Rosetti, la quale ha tracciato un bilancio post Formula uno che ha fatto registrare il sold out nelle strutture alberghiere del territorio. Da tempo infatti gli eventi vengono citati come possibile traino per il turismo, anche di prossimità, e soprattutto il tema interessa il centro storico manfredo in termini di economie e dinamiche commerciali. L’assessore quindi si è soffermata sulla programmazione delle iniziative che interesseranno il centro storico quest’estate, senza dimenticare il piano di sviluppo del centro manfredo che mercoledì sarà discusso nella 2ª Commissione Consiliare. Domani sarà il giorno della presentazione della ‘Motor Arena’, un progetto che vedrà impegnati in prima linea il Comune, l’ente di promozione turistica IF Imola-Faenza, la Scuderia di F1 Alpha Tauri, il team di Motogp Gresini Racing, Minardi e l’Autodromo Internazionale Enzo e Dino Ferrari, da leggersi nell’ottica di "un coinvolgimento sempre maggiore di Faenza in ambito motoristico – come detto dall’assessore relativamente alla previsione di iniziative in città nei prossimi anni in occasione dei Gp di Formula 1 –. Quest’anno a causa delle incertezze dovute al covid e ai protocolli di sicurezza da adottare è stato un anno di rodaggio per tutti".

Ma il weekend di F1 è stato positivo sotto il profilo promozionale?

"Assolutamente sì. L’investimento sul Gran Premio di F1 a Imola è finalizzato proprio alla promozione in chiave turistica della Regione e dei suoi territori. Per quanto ci riguarda il Gp e le manifestazioni collaterali sono un’opportunità per far conoscere al grande pubblico le nostre tradizioni e le potenzialità delle nostre zone in ambito naturalistico, nello sviluppo di un turismo sostenibile e dell’enogastronomia di qualità. In più, il connubio fra autodromo di Imola con le scuderie e i team faentini fanno di Imola-Faenza un distretto unico al mondo".

A breve sarà presentato il cartellone di eventi estivi faentini. Sono previsti numerosi eventi. Che stagione ci si aspetta?

"Un’estate ricca di eventi e di iniziative. Faenza ha deciso da tempo di puntare sulla qualità delle manifestazioni e anche per questo è stata premiata dai flussi turistici in costante crescita fino al 2019. Il covid poi non ci ha scoraggiati. Già l’estate scorsa si è ripartiti con una programmazione addirittura più ricca del solito mettendo a disposizione risorse aggiuntive a sostegno degli eventi turistici e culturali. La mia percezione è che questo primo scorcio di primavera sia molto incoraggiante. Assieme al vicesindaco Fabbri inoltre stiamo lavorando su più fronti. Il cartellone degli eventi è fondamentale per la promozione turistica ma occorre lavorare ad esempio su progetti di sviluppo commerciale. E poi incentivi su dehors, nuove forme di mobilità urbana per facilitare l’accessibilità, piattaforme smart. Trasformare cioè il centro storico nel vero salotto della città rendendolo sempre più bello, comodo e attrattivo. In più, da quest’anno si può godere della Pinacoteca completamente rinnovata, un fiore all’occhiello per Faenza che lascia a bocca aperta tutti i visitatori".

Da tempo però il territorio presenta un gran numero di strutture ma un numero più modesto di posti letto. La Regione ha lanciato di recente due importanti operazioni in tema di riqualificazione alberghiera. Ne potremo usufruire?

"La nostra città sconta la carenza di grandi strutture ricettive alberghiere. Ultimamente però la ricerca di un connubio tra arte, cultura, natura e relax ha convinto molti a investire in agriturismi, soprattutto in collina, colmando, almeno in parte, questa lacuna. La Regione ha fatto bene a investire sulla riqualificazione alberghiera che per la riviera risulterà vitale. Nel nostro territorio invece credo possa essere importante consolidare la ricettività diffusa e flessibile che si abbina perfettamente alle caratteristiche della Romagna faentina".

Infine il Palio, si può promuovere in chiave turistica?

"Spesso ci si divide tra chi pensa che il Niballo sia e debba restare un evento dedicato ai faentini e chi ritiene invece abbia tante potenzialità non sfruttate per attirare pubblico e visitatori esterni. Il Palio di Siena, con le dovute proporzioni ovviamente, dimostra che non c’è contraddizione. È assolutamente possibile lavorare per promuovere il Palio in chiave turistica, magari rivedendo anche alcuni aspetti organizzativi e puntando sull’appeal delle rievocazioni storiche, senza per questo snaturare lo spirito che da sempre anima il Niballo, i rioni e i rionali. Mi impegnerò a lavorare su questo".