Un tempo, il periodo della gravidanza era ritenuto molto delicato per cui la donna doveva porre grande attenzione a tutto ciò che faceva e ai tanti segnali positivi o negativio. Ad esempio non doveva scavalcare fili, corde, briglie e cavezze al fine di evitare che il cordone ombelicale si ‘incappiasse’ cioè si attorcigliasse attorno al feto, oppure provocasse una gravidanza lunga e dolorosa. Per evitare il guaio si doveva rifare il passaggio al contrario. Un divieto assoluto riguardava il contatto con la morte, per cui la donna non doveva seguire i cortei funebri, anche di un famigliare, come ricorda un proverbio: "La dóna prègna la va a fnì mêl s’la va drì a e’ funerêl" (La donna gravida va a finir male se va dietro ad un funerale).
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